Riorganizzazione dell'assistenza ospedaliera: i numeri Regione per Regione
Comunicato n. 234 -
08 novembre 2012
I posti letto ospedalieri in Italia diminuiranno di almeno 7.389
unità per effetto dell’art. 15 comma 13 del decreto sulla spending
review. E’ quanto prevede lo schema di regolamento sulla “Definizione
degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi
relativi all’assistenza ospedaliera”, inviato alla Conferenza
Stato-Regioni dal Ministro della Salute Renato Balduzzi di concerto con
il Ministro dell’Economia Vittorio Grilli. Il Regolamento indica il
metodo di calcolo per la riduzione delle Unità operative complesse e la
riconversione delle strutture ospedaliere.
Al 1 gennaio 2012 in
Italia erano presenti 231.707 posti letti (3,82 ogni mille abitanti) di
cui 195.922 per acuti (3,23 ogni mille abitanti) e 35.785 per post-acuti
(0,59). La legge 135/2012 indica come obiettivo una media complessiva
di 3,7 posti letto per mille abitanti, di cui 0,7 deve essere dedicato a
riabilitazione e lungo-degenti e i restanti 3 per gli acuti.
Le
Regioni che ad oggi presentano un numero di posti letto superiore a
quello previsto dai nuovi standard dovranno provvedere alla
riorganizzazione. Laddove, invece, il numero dei posti letto attuali
fosse inferiore, le Regioni avranno la facoltà di aumentarli fino alla
soglia indicata dal Regolamento.
I posti letto devono quindi
arrivare in totale a 224.318. Di questi 181.879 dovranno essere per
acuti (- 14.043) e fino a 42.438 per post- acuti (+ 6635).
I
calcoli si basano sulla popolazione generale di ogni Regione pesata e
corretta in base alla percentuale di anziani e ai flussi di mobilità
ospedaliera tra Regioni. Il correttivo tiene conto del fatto che alcune
Regioni registrano una mobilità attiva, in quanto i propri ospedali
attraggono pazienti residenti altrove.
In cinque Regioni
(Lombardia, Provincia autonoma di Trento, Emilia Romagna, Lazio e
Molise) si riscontrerà una diminuzione dei posti letto di entrambe le
tipologie.
L’Umbria è l’unica Regione che potrà aumentare i posti letto in entrambe le tipologie.
In Piemonte diminuiranno i posti per post-acuti e potranno aumentare quelli per acuti.
Le
Regioni rimanenti (Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano,
Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Marche, Abruzzo,
Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) al contrario
potranno aumentare i posti per post-acuti e dovranno diminuire quelli
per acuti. In sei di queste Regioni (Liguria, Toscana, Abruzzo,
Campagna, Puglia e Sicilia) il numero dei posti letto, per effetto del
gioco dei saldi, potrà complessivamente aumentare.
http://www.salastampa.salute.gov.it/attualita/paDettaglioComunicati.jsp?id=3766