sabato 28 giugno 2014

Patto Salute :dal 24 al 27 Giugno Regioni e Governo .

Patto Salute: obiettivo Regioni e Governo e' chiudere giovedi'

(ANSA) - ROMA, martedì 24 giugno 2014

Patto Salute: obiettivo Regioni e Governo e' chiudere giovedi

Certezza su risorse mentre ticket e Lea slittano

Si fa sempre piu' vicina la chiusura del Patto per la Salute tra Governo e
Regioni. L'obiettivo e' di arrivare all'accordo entro giovedi'.
Oggi i tavoli tecnici hanno limato il testo e da domani parte una 'due giorni'
 serrata e forse decisiva di confronto presso il ministero della Salute.
Ma, nonostante sulle trattative permanga sempre un certo
riserbo, alcuni punti nodali del Patto sembrano ormai andare
verso la conferma. A partire dall'entita' del Fsn che per il 2014
sara' di 109,9 mld, per salire nel 2015 a 112 mld e nel 2016 a
115,4 mld. Confermato quasi certamente anche lo slittamento a
dopo l'estate per i nuovi Lea e la riforma dei ticket. Sul
piatto anche la chiusura o l'accorpamento per le cliniche
private e la riorganizzazione di Agenas, Aifa e Iss.


Salute: Lorenzin, con Mef chiudiamo stasera Patto, poi a Regioni

(AGI)  mercoledì 25 giugno 2014

Il testo del Patto della Salute dovrebbe essere chiuso "questa sera" per quanto di competenza del ministero della Salute e di quello dell'Economia e finanze. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, lasciando l'aula della commissione Affari sociali della Camera dove ha terminato l'audizione proprio sul Patto. Subito dopo, ha aggiunto, "dovrebbe esserci un passaggio alla commissione Salute della Conferenza delle Regioni e, infine, il voto dei governatori". Quanto alle richieste, avanzate da alcuni deputati, in relazione alle specializzazioni mediche, Lorenzin ha chiarito che "le Regioni hanno fatto proposte di vario tipo e tutto cio' che riguardava le specializzazioni e il sistema universitario e' stato rimandato al ministero dell'Istruzione, universita' e ricerca. Quindi, sull'argomento non uscira' nulla che non sia concordato anche con il Miur


Patto salute: assessore Liguria, nuovi Lea dopo l'estate

(ANSA) - ROMA mercoledì 25 giugno 2014

Le modalita' di revisione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza non saranno contenute nel nuovo Patto per la salute, "su alcune cose e' necessario un rinvio a dopo l'estate". Lo ha confermato l'assessore alla Sanita' della Regione Liguria, Claudio Montaldo, che e' anche vicepresidente della Liguria, mentre e' ancora in corso al ministero della Salute il lavoro con gli assessori regionali sul nuovo Patto per la salute.  "Speriamo di chiudere entro stasera - ha spiegato l'assessore - e comunque, il nuovo Patto dovra' essere vagliato dalla Conferenza delle Regioni, la prossima settimana, prima di poterlo rendere pubblico. Stiamo ancora lavorando". (ANSA).


SANITA': REGIONE BASILICATA RIORDINA PICCOLI OSPEDALI

(Adnkronos) -POTENZA mercoledì 25 giugno 2014

La Regione Basilicata mette mano  ai piccoli ospedali per un rilancio ed un riordino delle prestazioni.
I nosocomi di Tinchi (Pisticci), struttura sanitaria al servizio della zona dello Jonio e del Metapontino,
e di Villa d'Agri, al servizio dell'area interna lucana, sono al centro di una serie di interventi.
Su Tinchi si e' tenuto un tavolo tecnico sulle opere straordinarie da effettuare, tra cui
l'abbattimento del terzo piano e il consolidamento statico degli altri. A fronte della richiesta
dell'Asm (azienda sanitaria di Matera) di ulteriori risorse, oltre a quelle gia'
previste, il presidente Marcello Pittella ha assicurato la disponibilita' di 850mila euro.
Sara' necessario sospendere delle attivita', come quelle
riabilitative o quelle ambulatoriali. Queste ultime saranno trasferite
temporaneamente presso locali concessi in comodato d'uso gratuito dal Comune di Pisticci
mentre la diagnostica radiologica e di laboratorio vengono trasferite presso il presidio di Policoro.
Inoltre sara' realizzata la nuova unita' di dialisi. I pazienti in trattamento
emodialitico a Tinchi verranno sottoposti al trattamento presso il  presidio di Matera.
Le operazioni di trasferimento delle attivita' ambulatoriali  dovranno concludersi entro il 14 luglio 2014,
gli atti per l'individuazione del soggetto realizzatore del servizio di nuova
dialisi entro il 30 settembre. Inoltre, domani alle 9,30 presso il Municipio di Villa d'Agri,
l'assessore regionale alle Politiche della  Persona, Flavia Franconi, presentera' le politiche di rilancio
dell'ospedale.

 

PUGLIA: SANITA'

(ITALPRESS) - BARI martedì 24 giugno 2014

 Dal primo luglio  sostituirà l'assessore regionale alla Salute, Elena Gentile  nell'esecutivo del governo Vendola, il consigliere regionale del Pd, Donato Pentassuglia. La Gentile, infatti, e' stata eletta parlamentare europea tra le fila del Pd e per lei, oggi e' anche l'ultimo consiglio regionale.

 

Patto salute: Piemonte, bozza sia solo primo punto di arrivo

(ANSA) - TORINO  giovedì 26 giugno 2014


Assessore Saitta, mancano elementi perche' lo si possa approvare
 La bozza del Patto per la salute, illustrato oggi a Roma ai 20 assessori regionali alla Sanita',
non convince ancora il Piemonte.
"Mancano ancora elementi perche' da parte nostra si possa approvare questo testo - spiega l'assessore
alla sanita' della Regione Piemonte, Antonio Saitta -, che e' frutto del lavoro di
un tavolo tecnico composto da sole otto Regioni: la prossima settimana, mercoledi' 2 luglio,
tutti gli assessori alla Sanita' si ritroveranno per esaminare le posizioni delle Regioni escluse
dal tavolo dei decisori, in modo che l'indomani i presidenti delle Regioni possano interloquire
 nel merito con il ministro".
Per Saitta, si tratta di "una questione di forma e di sostanza": "oggi ho chiesto che questa bozza sia considerata un primo punto di arrivo da completare con le nostre posizioni.
Purtroppo il Piemonte - conclude - non era stata inserita inpassato nel gruppo delle otto Regioni
che hanno lavorato al Patto per la salute, ma la Giunta di Sergio Chiamparino ha oggi
il diritto di dire la sua su una tematica che impattera' sull''80% dell'intero bilancio".

 PATTO SALUTE :terminata bozza, ora al vaglio Presidenti Regioni

(Regioni.it 2526 - 27/06/2014) 
“La Conferenza delle Regioni valuterà nel merito i contenuti della bozza e si esprimerà la prossima settimana quando sarà convocata una riunione straordinaria che avrà all’ordine del giorno proprio la proposta del nuovo Patto per la Salute 2014-2016”, lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.
“Il lavoro di elaborazione del Patto per la Salute - che ha visto in questi giorni protagonisti il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia ed una delegazione della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni - ha portato alla predisposizione di una bozza. Si tratta di un passaggio positivo e coerente con gli impegni che avevamo assunto”. 
“Questo – ha concluso Errani - è il percorso che avevamo definito e a questo percorso, senza alcuna fuga in avanti, ci atterremo”.
Concetti confermati e ribaditi dall'assessore alla Sanità del Veneto Luca Coletto (coordinatore della Commissione salute per la Conferenza delle Regioni). “Abbiamo elaborato una bozza di massima ma che non è da considerare ancora definitiva. Ora il documento dovrà essere esaminato dalla Conferenza dei presidenti la prossima settimana”.
Dopo l’ultima giornata di confronto- evidenzia l'assessore della Sanita' della Toscana, Luigi Marroni – “il Governo e le Regioni che erano presenti alla trattativa hanno presentato alle altre Regioni una bozza che riassume tutto il lavoro che è stato fatto. Ora, la prossima settimana dovrebbe essere convocata la Conferenza dei presidenti per il via libera al testo che poi andrà in Conferenza Stato-Regioni per l'approvazione definitiva".
“Abbiamo concluso il lavoro - evidenzia l'assessore della Sanità della Liguria, Claudio Montaldo -  ma non c'è ancora un testo disponibile, abbiamo presentato le slide riassuntive alle altre Regioni. Tra le cose importanti l'articolo 1 con i finanziamenti per i prossimi tre anni”.
La delegazione della  Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e il ministero della Salute hanno fatto “un lavoro duro”, ora “tocca ai presidenti limare” la bozza del patto della salute a cui si è arrivati e "trovare la quadra", afferma ancora Luca Coletto secondo il quale tuttavia, su  alcuni punti, come ad esempio “il personale”, "si poteva fare qualcosina di più".
“Abbiamo chiuso il lavoro come Commissione Salute - spiega Coletto - Abbiamo rivisto e trattato tutti i vari punti del patto: è  un 'brogliaccio', che ora va nella mani dei presidenti. La Commissione ha fatto il suo lavoro, abbiamo fatto qualche rilievo, ora è competenza esclusiva dei presidenti confrontarsi e trovare la quadra  nei vari ambiti. Tocca ai presidenti limare e validare quanto prodotto”. Certo si poteva fare qualcosa in più, ribadisce Coletto, e “buttare il cuore oltre l'ostacolo”, in particolare sulla “dotazione del personale e su come incanalarlo nella carriera sanitaria, e si poteva fare qualcosina in più anche su altri ambiti che potevano dare dei vantaggi in un periodo di congiuntura economica negativa”. Poi, secondo Coletto, “c'è sempre lo spauracchio  dei tagli ed è chiaro che tagliare rispettando i Lea diventa sempre più difficile”. Proprio per evitare i tagli, secondo Coletto, “bisogna arrivare velocemente a cristallizzare e a chiudere il patto" che, come emerso nelle ultime settimane, dovrebbe mettere nero su bianco che tutte le risorse frutto di razionalizzazione vanno reinvestite nel settore.
Perplessità  e cautela sono state manifestate dall’Assessore della Regione Piemonte, Antonio Saitta “mancano ancora elementi perché da parte nostra si possa approvare questo testo che è frutto del lavoro di un tavolo tecnico composto da sole otto Regioni”. “La prossima settimana, mercoledì, tutti gli assessori alla  Sanità si ritroveranno per esaminare le posizioni delle Regioni escluse dal tavolo dei decisori, in modo che l'indomani i Presidenti delle Regioni possano interloquire nel merito con il ministro – aggiunge - è una questione di forma e di sostanza: personalmente ho chiesto che questa bozza sia considerata un primo punto di arrivo da completare con le nostre posizioni”.
“Purtroppo il Piemonte -conclude Saitta- non era stata inserito in passato nel gruppo delle otto Regioni che hanno lavorato al patto della salute, ma la Giunta di Sergio Chiamparino ha oggi il diritto di dire la sua su una tematica che impatterà sull''80% dell'intero bilancio”.
Per Beatrice Lorenzin siamo di fronte ad un “passo decisivo per garantire la sostenibilità del nostro sistema sanitario per i prossimi 15-20 anni". Il Ministro ha anticipato, durante un’audizione alla commissione Igiene e sanità in Senato, le possibili linee del patto e qualche contenuto del prossimo accordo con le regioni a partire dai capitoli riguardanti i nuovi ticket ed i Livelli essenziali di assistenza (Lea), la cui definizione nel merito slitterebbe però a dopo l'estate. Il ministro, al Senato, si e' detta ''soddisfatta'', auspicando che non ci siano ostacoli alla firma definitiva dell'intesa.
Sui testi c’è ancora cautela e riservatezza: secondo le cronache riportate dalle agenzie di stampa nella riunione del 26 al ministero, il documento cartaceo consegnato agli assessori sarebbe poi stato ritirato, proprio per impedire fughe di notizie nel merito prima del vaglio finale dei Presidenti delle Regioni.
Nell’illustrare in linea generale i contenuti il Ministro, è partita da due punti centrali e acclarati: la ''certezza delle risorse'' (il Fondo sanitario nazionale per il 2014 sarà di 109,9 mld, per salire nel 2015 a 112 mld e nel 2016 a 115,4 mld) e la procedura di “spending review interna” che permetterà di reinvestire i risparmi nello stesso settore sanitario. Tanti gli ambiti affrontati nel Patto, dalla riorganizzazione della rete ospedaliera alle cure primarie e l'innovazione. Secondo le anticipazioni “una sorta di legge delega all'interno del Patto, con una Commissione che dovrà entro dicembre stabilire i nuovi ticket”, che “si impronteranno a un tema di esigenza di equità sociale e di contrasto a chi evade”.
I livelli essenziali di assistenza "sono dentro il Patto per la salute, come anche il reperimento delle risorse. Entro il 30 settembre ci sara' la definizione della lista aggiornata dei Lea, con alcuni che saranno tolti e altri inseriti". All'interno del Patto sono individuate ed inserite le risorse per l'aggiornamento dei Lea: 900 milioni in 3 anni.
Ci sarà poi una clausola di salvaguardia, cioè un comitato che vigilerà sull'attuazione del Patto. Il Comitato sarà formato dai ministeri della Salute, dell'Economia e Agenas. Questo patto, ha detto Lorenzin, “non potrà dunque rimanere lettera morta, altrimenti si interviene per via sussidiaria”.
Infine sarebbe prevista una 'task force' di esperti per prevenire le situazioni di criticità locali ed i piani di rientro nelle Regioni. Tale task force sarà costituita all'interno dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas).

sabato 21 giugno 2014

Cittadinanzattiva ; Rapporto 2013 dell'Osservatorio civico sul federalismo in sanità.

Presentato il 19/06/2014  - Rapporto 2013 dell'Osservatorio civico sul federalismo in sanità. 
“Ora che si vedono passi in avanti sui conti, grazie soprattutto agli enormi sacrifici e rinunce fatti dalle famiglie e dai cittadini, nella maggior parte delle Regioni deve esser data subito priorità alla questione garanzia dei LEA ed equità di accesso, accompagnata dall’alleggerimento del peso dei ticket e delle aliquote Irpef sui redditi familiari e da un intervento per contenere i tempi di attesa. Sono argomenti prioritari per i cittadini che attendono risposte concrete dal Patto per la salute attualmente in discussione”. Questo il commento di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato, in occasione della presentazione del Rapporto 2013 dell’Osservatorio Civico sul federalismo in sanità, realizzato dal Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, con il contributo non condizionato di Bristol Myers Squibb, Pfizer e Sanofi Pateur MSD. “I dati del Rapporto evidenziano come, nonostante l’obiettivo principale del nostro Servizio Sanitario Pubblico sia quello di garantire uniformemente su tutto il territorio nazionale il Diritto alla Salute dei cittadini, il Sistema e le Istituzioni appaiano prevalentemente concentrati sul rigore dei conti e non altrettanto alla garanzia e all’effettività dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza sul territorio nazionale. Tagli lineari alle risorse e ai servizi, aumento del prelievo dalle tasche dei cittadini in termini di tassazione e ticket e politiche sanitarie deboli sembrano le soluzioni che con più facilità in questi anni sono state messe a punto da Governo e Regioni. E il tradizionale divario tra realtà del nord e del sud persiste in modo marcato, soprattutto nell’erogazione dei servizi”.

sabato 14 giugno 2014

15/6 Novità in sanità delle norme approvate dal Governo. Dalla Riforma PA alle ricette per le patologie croniche. Medici del Ssn niente obbligo assicurazione. Albo nazionale per Dg Asl

14 giugno 2014 .Approvati un ddl delega per la riforma delle pubblica amministrazione e un decreto legge contenente diverse misure per la semplificazione, tra cui anche norme di interesse sanitario. Tra queste spiccano l’ampliamento a 6 mesi della durata delle ricette per patologie croniche e l’esonero dei medici pubblici dipendenti dall’obbligo assicurativo che scatterà il prossimo 14 agosto. E per i Dg arriva un elenco nazionale degli idonei.

In una nota diffusa oggi il ministero della Salute ha evidenziato le misure di interesse sanitario contenute nei provvedimenti approvati ieri dal Governo. Per Lorenzin, “con i provvedimenti che ho presentato nel Consiglio dei Ministri ieri e che sono stati approvati all'unanimità abbiamo fatto un importante passo in avanti nel segno della semplificazione, dell'appropriatezza e delle regole a vantaggio di cittadini ed operatori sanitari. Abbiamo prolungato la validità delle ricette per i malati cronici, superato l'obbligo di assicurazione per i medici del SSN, semplificato le procedure per le autorizzazioni necessarie per l'apertura di nuove strutture sanitarie e introdotto una rivoluzione sulla governance delle aziende sanitarie introducendo la selezione unica nazionale per la nomina dei direttori generali".

CON DECRETO LEGGE SONO STATE INTRODOTTE NUOVE NORME SU:

RICETTA MEDICA
Grande novità per i malati cronici, cioè per più di 14 milioni di persone che rappresentano il 24% degli assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale. La norma proposta dal Ministro Lorenzin e inserita nel decreto legge Semplificazioni permetterà di allungare i tempi di validità delle ricette per i malati cronici, validità che passa dai 60 gg. attuali a 180 gg.

Niente più file dal medico di famiglia, il malato potrà così andare per le ricette  solo una volta ogni 6 mesi e si potranno prescrivere 6 scatole ogni ricetta (salvo naturalmente indicazioni diverse del medico curante). Uno snellimento burocratico che va a tutto vantaggio dei malati cronici e delle loro famiglie.

ASSICURAZIONE PER I MEDICI
Novità importanti anche per chi esercita la professione sanitaria sull’assicurazione dei medici: l’obbligo di assicurazione che scatterà il prossimo 14 agosto non si applica ai medici dipendenti pubblici del Sistema Sanitario Nazionale e sono state introdotte misure per istituire un fondo che supporterà i professionisti sanitari nel pagamento dei premi assicurati, in particolare nei casi in cui i premi siano di ammontare elevato a causa del notevole livello di rischio dell’attività svolta dal professionista.

STRUTTURE SANITARIE
Sono state semplificate le procedure per il rilascio delle autorizzazioni necessarie per l’apertura di strutture sanitarie, eliminando il parere regionale relativo alla verifica di compatibilità con il fabbisogno sanitario.
 
CON DDL DELEGA: 

GOVERNANCE DELLE AZIENDE SANITARIE
Con DDL delega è stata inoltre introdotta una vera e propria rivoluzione sul riordino della governance delle aziende sanitarie, con l’introduzione di una selezione unica nazionale per i direttori generali. Potranno essere nominati soltanto coloro che, all’esito di una selezione pubblica nazionale, saranno iscritti in un elenco tenuto dal Ministero della Salute e aggiornato con cadenza biennale. I direttori dovranno possedere titoli professionali specifici, avere frequentato uno specifico corso universitario di formazione in gestione sanitaria. I direttori nominati dovranno garantire obiettivi di gestione, i livelli essenziali di assistenza, l’equilibrio di bilancio e i risultati del programma nazionale valutazione esiti.

Il direttore generale potrà essere dichiarato decaduto dall’incarico se non raggiunge gli obiettivi o commette gravi violazioni di legge o regolamento, o i principi di buon andamento e imparzialità. Il direttore generale dichiarato decaduto viene cancellato dall’elenco e non potrà più essere nominato.
Prevista l’istituzione, su base regionale, degli elenchi dei direttori amministrativi e dei direttori sanitari.  
Per essere nominato direttore amministrativo o direttore sanitario occorrerà superare una selezione pubblica per titoli e colloquio, contrariamente a quanto avviene attualmente con  la nomina di queste figure di vertice in modo strettamente fiduciario e prescindendo da qualsiasi selezione. Gli idonei verranno iscritti nell’elenco pubblico tenuto dalla Regione. Le commissioni di concorso sono composte da esperti di qualificate istituzioni scientifiche. Coloro che non raggiungeranno gli obiettivi prefissati verranno cancellati dall’elenco e non potranno essere rinominati.

venerdì 13 giugno 2014

Consiglio dei Ministri n.20 del 13/06/2014

https://www.youtube.com/watch?v=HMOpEE0VttE

Arrivano 6 milioni per il 2014 e 42 milioni dal 2015 per le borse di studio per le scuole di specializzazione medica (ogni borsa vale in media 25mila euro, sarebbero quindi 240 borse in più per il 2014 e 1.680 circa per gli anni successivi) che tornano così a 5mila dalle 3.300 a cui si erano ridotte già da quest'anno. A prevederlo è un articolo della bozza del decreto legge «Misure urgenti per la semplificazione e per la crescita del Paese» che con la delega al Governo per la riforma della Pubblica amministrazione approvato dal Consiglio dei ministri.

Lo stesso articolo prevede l'applicazione anche alle scuole di specializzazione medica della procedura prevista dalla legge 183/2011: «Per la partecipazione ai concorsi per il reclutamento del
personale dirigenziale delle amministrazioni pubbliche ... è dovuto un diritto di segreteria, qualecontributo per la copertura delle spese della procedura», da cui la legge originaria escludeva il Ssn. E si precisa che l'importo massimo chiesto a ciascun candidato non può comunque superare i 100 euro, tutte risorse che contribuiranno a rimpinguare le casse del Miur - oltre ad altre modalità per la copertura degli oneri - per le procedure legate alle prove di ammissione.

Responsabilità medica
Nel decreto c'è anche una sopresa: l'abrogazione definitiva dell'obbligo di assicurazione per i medici, che scatterebbe, dopo la proroga di due anni alle previsioni della legge Balduzzi, ad agosto 2014. All'assicurazione ci penseranno altre previsioni normative ad hoc per il settore

Più prescrizioni per i cronici
Altra novità "sanitaria" nel testo del decreto è la possibilità di prescrivere per i cronici medicinali fino a sei pezzi per ricetta. Purché questi siano utilizzati dal paziante da almeno sei mesi. E in questo caso la ricetta non può comunque superare i 180 giorni. A stabilirlo è un articolo del capitolo semplificazioni dell'ultima bozza del decreto legge «Misure urgenti per la semplificazione e per la crescita del Paese» che con la delega al Governo per la riforma della Pubblica amministrazione approda tra poco al Consiglio dei ministri.

Dopo 40 anni di lavoro tutti in pensione
Nel decreto poi si prevede l'applicazione anche alla dirigenza medica della previsione della legge 133/2008 che «nel caso di compimento dell'anzianità massima contributiva di 40 anni del personale dipendente, le pubbliche amministrazioni ... possono risolvere, fermo restando quanto previsto dalla disciplina vigente in materia di decorrenze dei trattamenti pensionistici, il rapporto lavoro con un preavviso di sei mesi».

Niente inacrichi dirigenziali se si è in pensione
E sempre in materia di pensioni, il decreto prevede il divieto alle pubbliche amministrazioni di conferire incarichi dirigenziali o cariche in organi di governo a soggetti già in pensione. Una norma questa che potrebbe mettere non pochi bastoni tra le ruote nelle nomine dei direttori generali.

Limiti al tempo determinato
Altra previsione è la fissazione al limite del 10% dei contratti a tempo determinato per la dirigenza regionale, e la dirigenza professionale, tecbica e amministrativa degli enti e delle aziende del SSN