martedì 6 ottobre 2015

6 Ottobre Confronto Governo e Regioni sui costi standard in Sanità

 Diego Piazza, Presidente dell'Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (Acoi)

I costi standard a livello nazionale per i presidi ospedalieri debbono tenere conto degli
standard di qualità e sicurezza degli stessi presidi. In nome del
risparmio non si possono fare sconti che inciderebbero in maniera
significativa sugli esiti delle prestazioni erogate ai cittadini".
Questo il monito di Diego Piazza, presidente dell'Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), dopo l'incontro fra il premier Matteo Renzi e una delegazione di governatori in merito all'ipotesi di
inserire i costi standard nella legge di Stabilità.
  "Prendiamo come esempio i guanti chirurgici: se sono di qualità  scadente - avverte Piazza in una nota - non solo non fanno risparmiare, poiché ne serviranno diverse paia per un intervento a
causa di probabili rotture, ma mettono a rischio di infezioni gravi sia l'operatore sia il paziente.
I chirurghi non possono essere esclusi dalle scelte di presidi in nome del risparmio, poiché saranno
loro i responsabili dell'utilizzo sui pazienti".

"Il confronto tra Governo e Regioni sui costi standard in sanità non deve diventare la scusa per nuovi
tagli e né per l'introduzione di strumenti grossolani e inadatti a un
settore delicatissimo come quello dei servizi che devono garantire la
salute e curare le persone". Lo chiede Vera Lamonica, segretaria  confederale della Cgil..

 Maroni: Renzi si è impegnato a mettere costi standard
Ieri l'incontro a Palazzo Chigi. "Sarebbe un fatto epocale"
"L'impegno che mi ha dato personalmente il presidente Renzi è di mettere il principio dei
costi standard nella Legge di Stabilità.
Questo sarebbe davvero  un fatto epocale. Sono molto interessato a capire se riusciremo a
convincere il Governo a fare finalmente una cosa giusta".
 Il modello Lombardia, se venisse esteso in tutte le Regioni, farebbe risparmiare 23 miliardi. 
Lo dice uno studio  della Confcommercio.