Ernioplastica protesica secondo Lichtestein :
l'evoluzione del gold standard
Segreteria Scientifica
Dottor V.M. Greco
3-4 Dicembre 2012 Bologna
Lunedì 3 Dicembre, presso l'Aula della Società Medica Chirurgica di Bologna - Archiginnasio, inizia il Corso "Ernioplastica protesica secondo Lichtenstein: l’evoluzione del gold standard".
La chirurgia tailored o “su misura” dell’ernia inguinale è un
concetto ormai condiviso da tutti i centri dedicati alla chirurgia della
parete addominale; qualsiasi tentativo di sistematizzazione deve
riferirsi ad una corretta classificazione del difetto parietale, per
poter confrontare esperienze e casistiche diverse, ed è per questo che
ci si avvale della classificazione della European Hernia Society (EHS) pubblicata su Hernia nel 2007.
L’EHS
ha inoltre recentemente pubblicato le proprie linee guida (Hernia 2009)
nelle quali si raccomanda quale tecnica chirurgica di riferimento
nell’ernioplastica open l’intervento di Lichtenstein.
Questo
intervento andrebbe sempre eseguito con tecnica chirurgica corretta e
rigorosa, come descritto e pubblicato da Amid nel 1993; esso prevede
però l’apposizione di numerosi punti di sutura che espongono al
potenziale rischio di dolore cronico da intrappolamento nervoso e di
maggior discomfort. Per tale motivo si è valutata l’opportunità del
fissaggio della protesi con colla di fibrina. Di recentissima
pubblicazione vi è uno studio prospettico randomizzato sul fissaggio
della protesi con colla versus punti (TIMELI trial), il quale mostra un
vantaggio della prima metodica in termini di dolore e discomfort a 12
mesi (Ann. of Surg. 2012).
La tendenza attuale è pertanto sempre
volta alla garanzia del comfort post operatorio ed alla prevenzione del
dolore cronico post ernioplastica a parità di recidive. Per tale motivo
esiste una ulteriore alternativa al fissaggio con punti o colla che è
rappresentata dalle protesi auto grippanti, in Polipropilene leggero o
preferibilmente in Poliestere. La tecnologia si caratterizza per la
presenza di microancorette semiassorbibili auto fissanti mentre la
procedura chirurgica è stata descritta dal chirurgo Francese Philippe
Chastan (Jour. of Min.Acc.Surg. 2006) dal quale abbiamo direttamente
appreso l’intervento. L’indicazione è rappresentata da tutti i difetti
parietali medio piccoli tipo L1, M1, M2 secondo la classificazione
dell’EHS.
Gli interventi chirurgici verranno tutti eseguiti
secondo un protocollo di anestesia locale (Levobupivacaina e
Mepipuvicaina) ed in regime assistenziale ambulatoriale.
La speranza è
che una messa a punto dell’evoluzione della tecnica di Lichtenstein
mediante una iniziativa di carattere pratico volta al reciproco ed
amichevole confronto sul tavolo operatorio possa essere utile e gradita.
Segreteria Organizzativa
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