Patto Salute: obiettivo Regioni e Governo e' chiudere giovedi'
(ANSA) - ROMA, martedì 24 giugno 2014
Patto Salute: obiettivo Regioni e Governo e' chiudere giovedi
Certezza su risorse mentre ticket e Lea slittano
Si fa sempre piu' vicina la chiusura del Patto per la Salute tra Governo e
Regioni. L'obiettivo e' di arrivare all'accordo entro giovedi'.
Oggi i tavoli tecnici hanno limato il testo e da domani parte una 'due giorni'
serrata e forse decisiva di confronto presso il ministero della Salute.
Ma, nonostante sulle trattative permanga sempre un certo
riserbo, alcuni punti nodali del Patto sembrano ormai andare
verso la conferma. A partire dall'entita' del Fsn che per il 2014
sara' di 109,9 mld, per salire nel 2015 a 112 mld e nel 2016 a
115,4 mld. Confermato quasi certamente anche lo slittamento a
dopo l'estate per i nuovi Lea e la riforma dei ticket. Sul
piatto anche la chiusura o l'accorpamento per le cliniche
private e la riorganizzazione di Agenas, Aifa e Iss.
Assessore Saitta, mancano elementi perche' lo si possa approvare
La bozza del Patto per la salute, illustrato oggi a Roma ai 20 assessori regionali alla Sanita',
non convince ancora il Piemonte.
"Mancano ancora elementi perche' da parte nostra si possa approvare questo testo - spiega l'assessore
alla sanita' della Regione Piemonte, Antonio Saitta -, che e' frutto del lavoro di
un tavolo tecnico composto da sole otto Regioni: la prossima settimana, mercoledi' 2 luglio,
tutti gli assessori alla Sanita' si ritroveranno per esaminare le posizioni delle Regioni escluse
dal tavolo dei decisori, in modo che l'indomani i presidenti delle Regioni possano interloquire
nel merito con il ministro".
Per Saitta, si tratta di "una questione di forma e di sostanza": "oggi ho chiesto che questa bozza sia considerata un primo punto di arrivo da completare con le nostre posizioni.
Purtroppo il Piemonte - conclude - non era stata inserita inpassato nel gruppo delle otto Regioni
che hanno lavorato al Patto per la salute, ma la Giunta di Sergio Chiamparino ha oggi
il diritto di dire la sua su una tematica che impattera' sull''80% dell'intero bilancio".
Regioni. L'obiettivo e' di arrivare all'accordo entro giovedi'.
Oggi i tavoli tecnici hanno limato il testo e da domani parte una 'due giorni'
serrata e forse decisiva di confronto presso il ministero della Salute.
Ma, nonostante sulle trattative permanga sempre un certo
riserbo, alcuni punti nodali del Patto sembrano ormai andare
verso la conferma. A partire dall'entita' del Fsn che per il 2014
sara' di 109,9 mld, per salire nel 2015 a 112 mld e nel 2016 a
115,4 mld. Confermato quasi certamente anche lo slittamento a
dopo l'estate per i nuovi Lea e la riforma dei ticket. Sul
piatto anche la chiusura o l'accorpamento per le cliniche
private e la riorganizzazione di Agenas, Aifa e Iss.
Salute: Lorenzin, con Mef chiudiamo stasera Patto, poi a Regioni
(AGI) mercoledì 25 giugno 2014
Il testo del Patto della Salute dovrebbe essere chiuso "questa sera" per quanto di competenza del ministero della Salute e di quello dell'Economia e finanze. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, lasciando l'aula della commissione Affari sociali della Camera dove ha terminato l'audizione proprio sul Patto. Subito dopo, ha aggiunto, "dovrebbe esserci un passaggio alla commissione Salute della Conferenza delle Regioni e, infine, il voto dei governatori". Quanto alle richieste, avanzate da alcuni deputati, in relazione alle specializzazioni mediche, Lorenzin ha chiarito che "le Regioni hanno fatto proposte di vario tipo e tutto cio' che riguardava le specializzazioni e il sistema universitario e' stato rimandato al ministero dell'Istruzione, universita' e ricerca. Quindi, sull'argomento non uscira' nulla che non sia concordato anche con il MiurPatto salute: assessore Liguria, nuovi Lea dopo l'estate
(ANSA) - ROMA mercoledì 25 giugno 2014
Le modalita' di revisione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza non saranno contenute nel nuovo Patto per la salute, "su alcune cose e' necessario un rinvio a dopo l'estate". Lo ha confermato l'assessore alla Sanita' della Regione Liguria, Claudio Montaldo, che e' anche vicepresidente della Liguria, mentre e' ancora in corso al ministero della Salute il lavoro con gli assessori regionali sul nuovo Patto per la salute. "Speriamo di chiudere entro stasera - ha spiegato l'assessore - e comunque, il nuovo Patto dovra' essere vagliato dalla Conferenza delle Regioni, la prossima settimana, prima di poterlo rendere pubblico. Stiamo ancora lavorando". (ANSA).
SANITA': REGIONE BASILICATA RIORDINA PICCOLI OSPEDALI
(Adnkronos) -POTENZA mercoledì 25 giugno 2014
La Regione Basilicata mette mano ai piccoli ospedali per un rilancio ed un riordino delle prestazioni.
I nosocomi di Tinchi (Pisticci), struttura sanitaria al servizio della zona dello Jonio e del Metapontino,
e di Villa d'Agri, al servizio dell'area interna lucana, sono al centro di una serie di interventi.
Su Tinchi si e' tenuto un tavolo tecnico sulle opere straordinarie da effettuare, tra cui
l'abbattimento del terzo piano e il consolidamento statico degli altri. A fronte della richiesta
dell'Asm (azienda sanitaria di Matera) di ulteriori risorse, oltre a quelle gia'
previste, il presidente Marcello Pittella ha assicurato la disponibilita' di 850mila euro.
Sara' necessario sospendere delle attivita', come quelle
riabilitative o quelle ambulatoriali. Queste ultime saranno trasferite
temporaneamente presso locali concessi in comodato d'uso gratuito dal Comune di Pisticci
mentre la diagnostica radiologica e di laboratorio vengono trasferite presso il presidio di Policoro.
Inoltre sara' realizzata la nuova unita' di dialisi. I pazienti in trattamento
emodialitico a Tinchi verranno sottoposti al trattamento presso il presidio di Matera.
Le operazioni di trasferimento delle attivita' ambulatoriali dovranno concludersi entro il 14 luglio 2014,
gli atti per l'individuazione del soggetto realizzatore del servizio di nuova
dialisi entro il 30 settembre. Inoltre, domani alle 9,30 presso il Municipio di Villa d'Agri,
l'assessore regionale alle Politiche della Persona, Flavia Franconi, presentera' le politiche di rilancio
dell'ospedale.
I nosocomi di Tinchi (Pisticci), struttura sanitaria al servizio della zona dello Jonio e del Metapontino,
e di Villa d'Agri, al servizio dell'area interna lucana, sono al centro di una serie di interventi.
Su Tinchi si e' tenuto un tavolo tecnico sulle opere straordinarie da effettuare, tra cui
l'abbattimento del terzo piano e il consolidamento statico degli altri. A fronte della richiesta
dell'Asm (azienda sanitaria di Matera) di ulteriori risorse, oltre a quelle gia'
previste, il presidente Marcello Pittella ha assicurato la disponibilita' di 850mila euro.
Sara' necessario sospendere delle attivita', come quelle
riabilitative o quelle ambulatoriali. Queste ultime saranno trasferite
temporaneamente presso locali concessi in comodato d'uso gratuito dal Comune di Pisticci
mentre la diagnostica radiologica e di laboratorio vengono trasferite presso il presidio di Policoro.
Inoltre sara' realizzata la nuova unita' di dialisi. I pazienti in trattamento
emodialitico a Tinchi verranno sottoposti al trattamento presso il presidio di Matera.
Le operazioni di trasferimento delle attivita' ambulatoriali dovranno concludersi entro il 14 luglio 2014,
gli atti per l'individuazione del soggetto realizzatore del servizio di nuova
dialisi entro il 30 settembre. Inoltre, domani alle 9,30 presso il Municipio di Villa d'Agri,
l'assessore regionale alle Politiche della Persona, Flavia Franconi, presentera' le politiche di rilancio
dell'ospedale.
PUGLIA: SANITA'
(ITALPRESS) - BARI martedì 24 giugno 2014
Dal primo luglio sostituirà l'assessore regionale alla Salute, Elena Gentile
nell'esecutivo del governo Vendola, il consigliere regionale del Pd,
Donato Pentassuglia. La Gentile, infatti, e' stata eletta parlamentare
europea tra le fila del Pd e per lei, oggi e' anche l'ultimo consiglio
regionale.
Patto salute: Piemonte, bozza sia solo primo punto di arrivo
(ANSA) - TORINO giovedì 26 giugno 2014
Assessore Saitta, mancano elementi perche' lo si possa approvare
La bozza del Patto per la salute, illustrato oggi a Roma ai 20 assessori regionali alla Sanita',
non convince ancora il Piemonte.
"Mancano ancora elementi perche' da parte nostra si possa approvare questo testo - spiega l'assessore
alla sanita' della Regione Piemonte, Antonio Saitta -, che e' frutto del lavoro di
un tavolo tecnico composto da sole otto Regioni: la prossima settimana, mercoledi' 2 luglio,
tutti gli assessori alla Sanita' si ritroveranno per esaminare le posizioni delle Regioni escluse
dal tavolo dei decisori, in modo che l'indomani i presidenti delle Regioni possano interloquire
nel merito con il ministro".
Per Saitta, si tratta di "una questione di forma e di sostanza": "oggi ho chiesto che questa bozza sia considerata un primo punto di arrivo da completare con le nostre posizioni.
Purtroppo il Piemonte - conclude - non era stata inserita inpassato nel gruppo delle otto Regioni
che hanno lavorato al Patto per la salute, ma la Giunta di Sergio Chiamparino ha oggi
il diritto di dire la sua su una tematica che impattera' sull''80% dell'intero bilancio".
PATTO SALUTE :terminata bozza, ora al vaglio Presidenti Regioni
(Regioni.it 2526
- 27/06/2014)
“La Conferenza delle Regioni valuterà nel merito i
contenuti della bozza e si esprimerà la prossima settimana quando sarà
convocata una riunione straordinaria che avrà all’ordine del giorno
proprio la proposta del nuovo Patto per la Salute 2014-2016”, lo ha
dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.
“Il lavoro di elaborazione del Patto per la Salute - che ha visto in questi giorni protagonisti il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia ed una delegazione della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni - ha portato alla predisposizione di una bozza. Si tratta di un passaggio positivo e coerente con gli impegni che avevamo assunto”. “Questo – ha concluso Errani - è il percorso che avevamo definito e a questo percorso, senza alcuna fuga in avanti, ci atterremo”.
“Il lavoro di elaborazione del Patto per la Salute - che ha visto in questi giorni protagonisti il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia ed una delegazione della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni - ha portato alla predisposizione di una bozza. Si tratta di un passaggio positivo e coerente con gli impegni che avevamo assunto”. “Questo – ha concluso Errani - è il percorso che avevamo definito e a questo percorso, senza alcuna fuga in avanti, ci atterremo”.
Concetti
confermati e ribaditi dall'assessore alla Sanità del Veneto Luca
Coletto (coordinatore della Commissione salute per la Conferenza delle
Regioni). “Abbiamo elaborato una bozza di massima ma che non è da
considerare ancora definitiva. Ora il documento dovrà essere esaminato
dalla Conferenza dei presidenti la prossima settimana”.
Dopo
l’ultima giornata di confronto- evidenzia l'assessore della Sanita'
della Toscana, Luigi Marroni – “il Governo e le Regioni che erano
presenti alla trattativa hanno presentato alle altre Regioni una bozza
che riassume tutto il lavoro che è stato fatto. Ora, la prossima
settimana dovrebbe essere convocata la Conferenza dei presidenti per il
via libera al testo che poi andrà in Conferenza Stato-Regioni per
l'approvazione definitiva".
“Abbiamo
concluso il lavoro - evidenzia l'assessore della Sanità della Liguria,
Claudio Montaldo - ma non c'è ancora un testo disponibile, abbiamo
presentato le slide riassuntive alle altre Regioni. Tra le cose
importanti l'articolo 1 con i finanziamenti per i prossimi tre anni”.
La
delegazione della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e
il ministero della Salute hanno fatto “un lavoro duro”, ora “tocca ai
presidenti limare” la bozza del patto della salute a cui si è arrivati e
"trovare la quadra", afferma ancora Luca Coletto secondo il quale
tuttavia, su alcuni punti, come ad esempio “il personale”, "si poteva
fare qualcosina di più".
“Abbiamo
chiuso il lavoro come Commissione Salute - spiega Coletto - Abbiamo
rivisto e trattato tutti i vari punti del patto: è un 'brogliaccio',
che ora va nella mani dei presidenti. La Commissione ha fatto il suo
lavoro, abbiamo fatto qualche rilievo, ora è competenza esclusiva dei
presidenti confrontarsi e trovare la quadra nei vari ambiti. Tocca ai
presidenti limare e validare quanto prodotto”. Certo si poteva fare
qualcosa in più, ribadisce Coletto, e “buttare il cuore oltre
l'ostacolo”, in particolare sulla “dotazione
del personale e su come incanalarlo nella carriera sanitaria, e si
poteva fare qualcosina in più anche su altri ambiti che potevano dare
dei vantaggi in un periodo di congiuntura economica negativa”. Poi,
secondo Coletto, “c'è sempre lo spauracchio dei tagli ed è chiaro che
tagliare rispettando i Lea diventa sempre più difficile”. Proprio per
evitare i tagli, secondo Coletto, “bisogna arrivare velocemente a
cristallizzare e a chiudere il patto" che, come emerso nelle ultime
settimane, dovrebbe mettere nero su bianco che tutte le risorse frutto
di razionalizzazione vanno reinvestite nel settore.
Perplessità
e cautela sono state manifestate dall’Assessore della Regione Piemonte,
Antonio Saitta “mancano ancora elementi perché da parte nostra si possa
approvare questo testo che è frutto del lavoro di un tavolo tecnico
composto da sole otto Regioni”. “La prossima settimana, mercoledì, tutti
gli assessori alla Sanità si ritroveranno per esaminare le posizioni
delle Regioni escluse dal tavolo dei decisori, in modo che l'indomani i
Presidenti delle Regioni possano interloquire nel merito con il ministro
– aggiunge - è una questione di forma e di sostanza: personalmente ho
chiesto che questa bozza sia considerata un primo punto di arrivo da
completare con le nostre posizioni”.
“Purtroppo
il Piemonte -conclude Saitta- non era stata inserito in passato nel
gruppo delle otto Regioni che hanno lavorato al patto della salute, ma
la Giunta di Sergio Chiamparino ha oggi il diritto di dire la sua su una
tematica che impatterà sull''80% dell'intero bilancio”.
Per
Beatrice Lorenzin siamo di fronte ad un “passo decisivo per garantire la
sostenibilità del nostro sistema sanitario per i prossimi 15-20
anni". Il Ministro ha anticipato, durante un’audizione alla commissione
Igiene e sanità in Senato, le possibili linee del patto e qualche
contenuto del prossimo accordo con le regioni a partire dai capitoli
riguardanti i nuovi ticket ed i Livelli essenziali di assistenza (Lea),
la cui definizione nel merito slitterebbe però a dopo l'estate. Il
ministro, al Senato, si e' detta ''soddisfatta'', auspicando che non ci
siano ostacoli alla firma definitiva dell'intesa.
Sui
testi c’è ancora cautela e riservatezza: secondo le cronache riportate
dalle agenzie di stampa nella riunione del 26 al ministero, il documento
cartaceo consegnato agli assessori sarebbe poi stato ritirato, proprio
per impedire fughe di notizie nel merito prima del vaglio finale dei Presidenti delle Regioni.
Nell’illustrare in linea generale i contenuti il Ministro, è partita da due punti centrali e acclarati: la ''certezza delle risorse'' (il Fondo sanitario nazionale per il 2014 sarà di 109,9 mld, per salire nel 2015 a 112 mld e nel 2016 a 115,4 mld) e la procedura di “spending review interna” che permetterà di reinvestire i risparmi nello stesso settore sanitario. Tanti gli ambiti affrontati nel Patto, dalla riorganizzazione della rete ospedaliera alle cure primarie e l'innovazione. Secondo le anticipazioni “una sorta di legge delega all'interno del Patto, con una Commissione che dovrà entro dicembre stabilire i nuovi ticket”, che “si impronteranno a un tema di esigenza di equità sociale e di contrasto a chi evade”.
Nell’illustrare in linea generale i contenuti il Ministro, è partita da due punti centrali e acclarati: la ''certezza delle risorse'' (il Fondo sanitario nazionale per il 2014 sarà di 109,9 mld, per salire nel 2015 a 112 mld e nel 2016 a 115,4 mld) e la procedura di “spending review interna” che permetterà di reinvestire i risparmi nello stesso settore sanitario. Tanti gli ambiti affrontati nel Patto, dalla riorganizzazione della rete ospedaliera alle cure primarie e l'innovazione. Secondo le anticipazioni “una sorta di legge delega all'interno del Patto, con una Commissione che dovrà entro dicembre stabilire i nuovi ticket”, che “si impronteranno a un tema di esigenza di equità sociale e di contrasto a chi evade”.
I
livelli essenziali di assistenza "sono dentro il Patto per la salute,
come anche il reperimento delle risorse. Entro il 30 settembre ci sara'
la definizione della lista aggiornata dei Lea, con alcuni che saranno
tolti e altri inseriti". All'interno del Patto sono individuate ed
inserite le risorse per l'aggiornamento dei Lea: 900 milioni in 3 anni.
Ci
sarà poi una clausola di salvaguardia, cioè un comitato che vigilerà
sull'attuazione del Patto. Il Comitato sarà formato dai ministeri della
Salute, dell'Economia e Agenas. Questo patto, ha detto Lorenzin, “non
potrà dunque rimanere lettera morta, altrimenti si interviene per via
sussidiaria”.
Infine
sarebbe prevista una 'task force' di esperti per prevenire le
situazioni di criticità locali ed i piani di rientro nelle Regioni. Tale
task force sarà costituita all'interno dell'Agenzia per i servizi
sanitari regionali (Agenas).