sabato 18 ottobre 2014

68° Congresso Nazionale SIAARTI

Il 68° Congresso Nazionale SIAARTI, quest’anno si svolgerà a Venezia, la storica “città d’acqua”, una delle più belle città del mondo.
Venezia ha rappresentato nei secoli una porta verso l’Estremo Oriente e un porto aperto dove culture diverse si sono incontrate e hanno interagito.
Con lo stesso spirito abbiamo voluto organizzare un incontro aperto al mondo, con numerose sessioni scientifiche interdisciplinari in collaborazione con le Società Nazionali ed Internazionali.
                  Sessione in Collaborazione SIAARTI - SICADS
23 Ottobre ore 11 - 13 :00 Sala Mangano
Enhanced Recovery After Surgery (ERAS) e ridefinizione dei percorsi chirurgici


23 Ottobre ore 14:30 - 16:30 Sala Mangano
Skills Professionali per migliorare gli outcomes


25 Ottobre ore 09:00 - 11:00 Sala Mosaici
Paziente chirurgico: prestazione ambulatoriale, ricovero in Day Surgery o ricovero in Week Surgery?


http://www.siaarti2014.com

sabato 4 ottobre 2014

Sanità, "possibili" margini di risparmio

2/10/2014  Milano - Tagli : la salute torna al centro del discorso tra i ministri Padoan e Lorenzin. Uno studio della Fondazione Farmafactoring : " Negli ultimi anni tagliato tanto, attenzione ai livelli di assistenza".
Link :
 http://www.repubblica.it/economia/2014/10/02/news/sanita_tagli_padoan_lorenzin-97159378/

sabato 20 settembre 2014

1 Ottobre 2014- Caserta WORKSHOP Interattivo Teorico - Pratico PLASTICA INGUINALE SECONDO TRABUCCO

WORKSHOP INTERATTIVO Teorico - Pratico  PLASTICA INGUINALE   SECONDO TRABUCCO
Ancora un passo avanti,  anzi due!
Gentili colleghi,
l’evento che stiamo organizzando nel pomeriggio del 1 Ottobre 2014, presso  l’Azienda Ospedaliera S. Anna e S. Sebastiano di Caserta, scaturisce dalla  ricorrenza dei 25 anni dall’ideazione della tecnica del dr Trabucco per la  chirurgia erniaria.
Il nostro intento è quello di riunire una platea di chirurghi esperti per definire  e  aggiornare alcuni principi di tecnica chirurgica, ma anche per discutere,  ragionare insieme e condividere alcuni percorsi clinico assistenziali, che nella  intenzione dei legislatori vanno sempre più semplificati.
Si potrebbe al termine dell’evento, produrre un documento condiviso, da
inviare all’attenzione del Presidente della Giunta Regionale, sulla necessità di  coinvolgere il mondo dei professionisti nelle scelte di politica sanitaria
Vi aspettiamo.
Direttori Del Corso      Salvatore Massa     Angelo Sorge


14,30  ISCRIZIONE E REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI AL CORSO
  PRESENTAZIONE DEL CORSO
  S. Massa
  SALUTO DI BENVENUTO AI PARTECIPANTI
  L. Muto
  direttOre GenerAle AziendA OspedAlerA s.AnnA e s. sebAstiAnO
   
  L’ERNIA INGUINALE NEI DIVERSI SETTING ASSISTENZIALI
  G. Matarazzo
  direttOre sAnitAriO AziendA OspedAlierA s.AnnA e s. sebAstiAnO
   
  I PArte 15,00  LA PRATICA CLINICA
  MODERATORI:
  E. Borsi - F. Salzano De Luna
  Diagnostica
  A. Di Capua - F. Tamburro
   
  Anestesia: tra il chirurgo e l’anestesista
  M. Calabria - Carla Di Domenico
   
  Le nuove frontiere con l’evoluzione dei materiali protesici
  C. De Werra - S. Caiazzo
  
  Principi di Tecnica chirurgica
  D. Cuccurullo - M. G. Muzi
  La Tecnica di Trabucco da 25 anni a......DOMANI ovvero:
  da HERTRA® a HYBRIDMESH® e NeT Plug & Patch
  F. Abbonante
   
  Gli aspetti di farmaco/economia
  G. De Maddi
17,00   PAUSA
  II PArte
17,30   ERNIA INGUINALE:LA GOVERNANcE AI cHIRURGHI

  Qualità e sicurezza in chirurgia erniaria
  P. Negro
  DIBATTITO-cONFRONTO
   ANIMATORI:
   S. Massa - A. Sorge
  TOPIcS DI DIScUSSIONE:
•     l’imperativo del “GrADo MeDICALe”, una necessità
irrinunciabile!
•     setting assistenziali: QUANtA CoNFUSIoNe!
 cONcLUSIONI
  Il parere delle società scientifiche:
•      SIC
•      ACOI
•      SICADS
•      SOCIETà CHIRURGICA TERRA DI LAVORO
•      SOCIETà ITALIANA CHIRURGHI UNIVERSITARI
•      SICOP
•      CUDS
  Il parere dei chirurghi esperti
Divisione dei chirurghi in gruppi per esercitazione presso:
•     Complesso Operatorio Day Surgery Azienda Ospedalera S. Anna e S.
Sebastiano di Caserta
•     Complesso Operatorio Day Surgery Ospedale 
S. Giovanni Bosco di Napoli
   

mercoledì 13 agosto 2014

ASL RM G,Dossier Shock:diffidati Regione Lazio e Ministero della Salute per carenze nell’Assistenza Sanitaria

di Cinzia Marchegiani

12/8/2014   E’ braccio di ferro tra il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il Segretario Regionale Cittadinanzattiva Lazio Onlus. L’avvocato Roberto Crea, nonché segretario regionale della stessa associazione Cittadinanzattiva con un dossier minuzioso e sconcertante ha messo a nudo le gravi carenze della Asl RomaG in tema di emergenza - urgenza e assistenza sanitaria e per tale motivo a fine luglio 2014 ha diffidato, sia la Regione Lazio che il Ministero della Salute poiché all’orizzonte non ci sono alternative, la politica e l’amministrazione regionale del Lazio non sono riuscite a salvaguardare un territorio provinciale dove la sanità ha messo in ginocchio gli utenti e anche gli operatori sanitari.

Si legge nel documento:
Rilevato
Che il Ministero della Salute, la Regione Lazio, in virtù del combinato disposto degli artt. 32 e 117 Cost. l’obbligo di garantire la tutela del diritto della salute e alle cure mediche appropriate;

Invita e diffida
1) Ministero della Salute, in persona del Ministro pt.;
2) Regione Lazio, in persona del Commissario Straordinario della Sanità, On.le Nicola Zingaretti;
3) Azienda Sanitaria Usl Rm/G, in persona del Direttore Generale Giuseppe Caroli

ad adottare ogni più opportuna iniziativa per provvedere a sanare le gravissime carenze strutturali e organizzative relative al distretto territoriale dell’Asl Rm/G, entro e non oltre il termine perentorio di 30 gg. dalla ricezione della presente. In difetto verranno adite le Autorità Giudiziarie competenti per l’accertamento delle eventuali responsabilità e per garantire l’effettività del diritto alla salute.”

Il dossier che potete leggere all’interno dell’articolo è un lavoro certosino frutto di una capillare indagine che mostra la grave situazione di assistenza sanitaria in cui versa ormai il territorio provinciale di Roma. “Adesso basta!” - tuona Cittadinanzattiva Tribunale per i Diritti del Malato Lazio “la diffida è esplicita, sono stati concessi 30 giorni per intervenire contro le gravi carenze della Asl Roma G in tema di emergenza - urgenza e assistenza sanitaria, dopo di che ricorreremo a tutte le Autorità competenti a tutela del diritto alla salute dei cittadini dei 70 comuni di quel territorio che oggi, e da anni, non è garantito".

Questa è la situazione denunciata:”La mancanza di un'emodinamica che possa salvare la vita in caso di infarto del miocardio, una sola ambulanza con medico rianimatore a bordo che è quasi sempre già impegnata in servizi di trasporto di malati da un ospedale all'altro, nessuna auto medica, l'eliminazione dei posti di rianimazione a Subiaco, nessuna risonanza magnetica, carenza drammatica di personale sanitario e di posti letto per acuti in un territorio abitato da quasi mezzo milione di persone e con flussi turistici e commerciali di altri milioni di cittadini.”

La sanità vittima di malapolitica e malagestione è al limite, la fotografia appena scattata mostra lo scenario di un paese che difficilmente di può definire competitivo, garante e lungimirante. Viene contestata la migrazione forzata verso altri ospedali pubblici e convenzionati soprattutto di Roma che non solo genera decine di milioni di euro di mancati introiti per la ASL Rm G (per la gigantesca mobilità passiva) - che significano mancati investimenti in servizi sanitari sul proprio territorio - ma rappresentano un disagio enorme e insostenibile per chi ha bisogno di diagnosi o di cure e per i familiari dei ricoverati, costretti a viaggi lunghi e costosi per assistere i propri cari.

Sotto l’occhio del ciclone c’è la cosiddetta riconversione dell'ospedale di Subiaco che Cittadinanzattiva denuncia:”provocherà altri gravi disagi ai cittadini di un territorio nel quale il diritto alla salute e alle cure non è uguale a quello degli altri, e questo non è tollerabile. Tutto questo e' noto da molto tempo e contenuto paradossalmente proprio nei documenti ufficiali della ASL relativi alle attività del 2013! Dopo inutili sollecitazioni e richieste di incontri, anche negli ultimi mesi, rimaste inascoltate e senza risposte da parte della Regione, i cittadini hanno avuto solo promesse non mantenute, date relative ad impegni che cambiano continuamente e atti contrari a ciò di cui i cittadini hanno bisogno e chiedono con forza. Adesso basta.”

La replica a questa pungente diffida si legge in alcuni giornali che riportano la nota della Regione Lazio che attribuisce la polemica di Cittadinanzattiva, sulla situazione della sanità nella Roma G, del tutto infondata o frutto di distrazione:”come è noto con i piani operativi 2013/15 l’ospedale di Subiaco viene rilanciato e recuperato dalla cancellazione prevista e sancita dal decreto 80 del 2010 in vigore fino a ieri. Dunque non c’è alcun taglio ma lo sforzo di dare a quel territorio una sanità nuova. La nuova configurazione si pone l’obiettivo di dare risposte concrete ai bisogni di salute dei cittadini e garantire le funzioni di emergenza. Per quanto riguarda l’emodinamica dell’ospedale di Tivoli questa Amministrazione ha risolto in questi mesi tutti i problemi che ostacolavano la regolare e legale funzionalità del servizio e da settembre riprenderà a funzionare grazie anche all’apporto di due cardiologi, in più l’ospedale sarà dotato di un centro conto l’ictus che sarà collegato in rete con il Policlinico Umberto I.”

L’Osservatore d’Italia ha raggiunto telefonicamente l’avvocato Roberto Crea, che senza giri di parole ha ulteriormente confermato la decisione presa: "La replica della Regione di nuovo parla di cose che verranno fatte in futuro, il che conferma la correttezza dei dati presentati nella nostra diffida e la situazione molto critica dell'assistenza e soprattutto dell'emergenza nel territorio della ASL Roma G.
Noi continueremo a vigilare, soprattutto in vista della scadenza dei termini dati dalla nostra azione. Ricordiamo alla regione e agli altri destinatari del nostro documento che stiamo parlando di diritti dei cittadini, di salute e di tutela, non di norme e di burocrazia. Proseguiremo questa battaglia fino ad ottenimento di quanto spetta ai cittadini di quel territorio. La regione Lazio, nella sua replica, sembra non aver letto la diffida, visto che non cita molti altri punti critici in essa contenuti. Questi sono il lavoro e il compito delle associazioni di tutela come Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato. La Regione compia atti formali e avvii i servizi che sono previsti, ripristini i posti letto e assuma o trasferisca il personale sanitario pubblico necessario a garantire a tutti i cittadini parità di diritti e di cure. Ognuno faccia il proprio lavoro".
L’avvocato Crea ricorda anche che a maggio scorso Cittadinanzattiva aveva chiesto di essere convocati da Rodolfo Lena, che ricordiamo è stato fino a poco tempo fa il sindaco di Palestrina, ora Presidente Commissione Politiche Sociali e Salute della Regione Lazio…ma sembra che Cittadinanzattiva- Tribunale per i Diritti del Malato Lazio stia ancora aspettando.

Il decreto 80 del 2010 citato nella nota, fissava il passaggio da 82 a 10 posti letto, dove non c’è cancellazione ma drastica riduzione…. ora vedremo a quale percentuale di riduzione di posti letto si assisterà. Il dossier parla chiaro, e forse la risposta arrivata tramite nota dalla Regione Lazio è molto approssimativa e lontana dalla realtà che Cittadinanzattiva ha invece ha denunciato nel dossier: “Il territorio della Asl Rm G ha un bacino di utenza di residenti pari a quasi 482.000 persone. A questo bacino di utenza di residenti, vanno aggiunti i dati seguenti: Valmontone, con i suoi circa 6 milioni di visitatori l’anno, è considerato l’Outlet più visitato d’Italia, 19.809 visitatori al Museo Archeologico Nazionale di Palestrina. L'Asl Rm G ha un organico di 1.740 operatori sanitari, 613 fra medici e veterinari, 332 tecnici, 385 amministrativi e 79 dirigenti ed è l'azienda sanitaria più estesa del Lazio; Attualmente, l’Azienda versa in uno stato di grave carenza di personale, mancando 90 medici, 150 infermieri e 240 operatori tecnici e sanitari. Il bilancio preventivo dell’Asl Rm G indica una "perdita prevista per il 2014 di 104 milioni e 393 mila euro". Inoltre, la situazione in cui versano i reparti ospedalieri desta grande preoccupazione, essendo da tempo in difficoltà con serie conseguenze per i cittadini, costretti a continue migrazioni, talvolta a rischio della vita (per mancanza o carenza di servizi di emergenza) e con impatto grave sulla qualità della vita (a causa del ricovero di molti pazienti in altre strutture di altre ASL anche molto lontane dai paesi di residenza). Come dichiarato dalla stessa Azienda Sanitaria, <> (Attività di ricovero nella ASL Roma G, Rapporto Annuale SIO 2013.)

Per quanto riguarda l’”Emodinamica” i dati di Associazionattiva sembrano tutt'altro rispetto a quelli della nota regionale:" EMODINAMICA.  E’ chiusa da 15 mesi la struttura dedicata alla terapia dell'infarto del miocardio, patologia che nel 2013 ha fatto registrare nell'Asl Rm G il "rischio grezzo" più alto della provincia per la mortalità a 30 giorni dal ricovero: 11,49% contro una media nazionale di 9,98% (Tivoli, dopo 2 anni di primato negativo italiano, ora ha il settimo peggior dato della penisola: 17,66%). L'Emodinamica di Tivoli, che era stata aperta da poco, è stata chiusa nel maggio 2013 dalla Regione che, nonostante l'abbia finanziata per 3 milioni di euro, non l'aveva accreditata. Ricordiamo, infatti, quanto dichiarato dalla Regione a gennaio: "l'Emodinamica presto sarà operativa", dopo aver "autorizzato l'accreditamento della struttura sanitaria e concessa la deroga al blocco del turn over assegnando due medici". Ciò rappresenta il riconoscimento del ruolo fondamentale che avrebbe questa struttura per salvare vite di persone colpite da infarto del miocardio. Poi l'Asl Rm G assicurò di "inaugurare il reparto tra la fine di aprile e la metà di maggio". Ma è ancora "statica" la situazione dell'Emodinamica con la quale, nei mesi di attività, il "tasso di mortalità era stato ridotto all'1,6%, grazie ai circa 500 trattamenti effettuati". Anche l'Asl da tempo ripete nei suoi rapporti annuali "con forza la necessità di un'emodinamica cardiaca che sia operante nell'arco delle 24 ore e possa fungere da centro di riferimento per tutto il territorio. E' ben documentato che la concentrazione delle emodinamiche nell'area urbana di Roma determina una disparità di trattamento dei pazienti con infarto miocardio acuto". Eppure ora sembra che il miracolo si compia a settembre dopo tanti imbarazzanti contrattempi e rinvii...

Il Presidente Zingaretti è il Commissario ad acta della sanità Laziale, e sembra che Cittadinanzaattiva abbia sollevato un vespaio con questo dossier sconcertante, che fotografa una realtà alquanto diversa da quella caldeggiata, difficilmente si potrà uscire dal commissariamento con queste cifre e soprattutto con emergenze che stanno mettendo a dura prova la sicurezza degli utenti che dovrebbero essere tutelati da un piano sanitario che non guarda solo alla burocrazia ma alla vita umana e soprattutto alla sua qualità....30 giorni intimati dalla diffida, e a settembre mancano davvero pochi giorni.

mercoledì 23 luglio 2014

22 Luglio Notizie

22/07/2014:    Il nuovo Dg Agenas è Francesco Bevere

22/7//2014   : Calabria, piano di rientro: spunta il nome di Carlo Lusetti come
commissario per il piano di rientro

 22/7/2014      : Nuove regole su commissariamenti, al via sistema di allerta
Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), diventa organo di verifica centrale, la predisposizione (le procedure dovranno essere definite entro il 30 settembre) di "uno specifico sistema di monitoraggio, analisi e controllo dell'andamento dei singoli sistemi sanitari che consenta di rilevare, in via preventiva, attraverso un apposito sistema di allerta, eventuali e significativi scostamenti delle performance". Un vero e proprio sistema 'Sos' che consenta di valutare per tempo gli scostamenti delle performance dei Ssr. I commissari ad acta avranno anche il potere di proporre la decadenza di Dg, direttori sanitari e amministrativi qualora alla verifica annuale non siano stati raggiunti gli obiettivi stabiliti per contratto. Dovrà essere infine predisposto entro il 31 marzo 2015 un "testo unico di raccolta delle disposizioni vigenti in materia di piani di rientro dai disavanzi sanitari"

venerdì 4 luglio 2014

Sintesi Bozza Patto Salute 2014-2016. In mail i Soci pdf con allegato documento

L’intero sistema di governante della Sanità va ripensato,
anche alla luce della riforma Costituzionale che ridefinirà regole e competenze istituzionali
 con l’obiettivo è “rafforzare e qualificare la sinergia tra ministero della Salute,
ministero dell’Economia e Regioni”. È da questo presupposto che parte il
Patto per la Salute, che nella bozza oggi all’attenzione delle Regioni
evidenzia anzitutto la necessità di individuare “strumenti forti” per “assicurare
la sostenibilità del Ssn, per garantire l’equità e l’universalità del sistema
nonché dei Lea in modo appropriato e uniforme”.
“Il nuovo Patto–si legge nelle premesse del documento
–ha l’ambizione di considerare il sistema salute come un insieme di attori che costituiscono
valore per il sistema paese. La salute è vista non più come una fonte di costo,
bensì come un investimento economico e sociale. Per questo si delineano
percorsi chiari di interazione con i territori e le altre amministrazioni centrali
per rafforzare la ricerca e lo sviluppo nel settore biomedico”. Ma l’interazione
servirà anche a “monitorare il prezzo dei farmaci e dei dispositivi” e “ad offrire
i migliori prodotti per la salute dei cittadini”. Dunque, “il nuovo Patto andrà
monitorato nella sua attuazione con senso di responsabilità e in un rapporto
di leale collaborazione tra le parti”, attraverso un tavolo permanente della
Conferenza Stato-Regioni che costituirà una sorta di cabina di regia, “a cui è,
tra l’altro, demandata l’elaborazione di proposte per la spending review
interna al settore sanitario”.
FONDO SANITARIO NAZIONALE
(ART. 1)
Per il 2014 lo stanziamento è confermato in 109,928 miliardi, salirà a 112,062
nel 2015 e a 115,444 nel 2016 “salvo–precisa il testo–eventuali modifiche
che non si rendessero necessarie in relazione al conseguimento degli
obiettivi di finanza pubblica e a variazione del quadro macroeconomico”. Nel
frattempo bisognerà lavorare alle pesature dei costi e fabbisogni standard, da
definire entro il 20 luglio 2014 al fine del riparto dei fondi.
Entro il 31 dicembre 2014 dovrà anche essere pronto un documento di
proposte elaborato dal ministero della Salute, su cui dovrà esserci l’intesa
Stato Regioni, contenente proposte per implementare “un sistema adeguato
di valutazione della qualità delle cure e dell’uniformità dell’assistenza sul
territorio nazionale”.
 
I RISPARMI RESTANO ALLA SANITA’
(ART. 1)
La conferma nel comma 4 dell’articolo 1 del Patto.
LEA
(ART. 10)
Al lavoro anche sui Lea, per aggiornarli entro il 31 dicembre 2014.
Quanto alla verifica dei Lea, il Patto prevede che il mancato conseguimento
degli obiettivi di salute e assistenziali previsti dai Lea stabiliti per i direttori
generali costituisce un “grave inadempimento contrattuale” per la quale si
prevede la decadenza autormativa dei direttori generali.
 
ASSISTENZA TERRITORIALE
(ART. 5)
Accelerata su lla costituzione delle Uccp e Aft per la medicina convenzionata,
che costituiranno “le uniche forme di aggregazione delle cure primarie” in cui
“confluiscono” quindi “le diverse tipologie di forme associative” realizzate
nelle varie Regioni.
Le Uccp saranno caratterizzate dal lavoro multi professionale, garantito dal
coordinamento tra le varie professionalità con particolare riguardo
all’integrazione tra medicina generale e medicina specialistica. Ogni Aft della
medicina generale e della pediatria è funzion
almente collegata all’Uccp.
Stabilito poi che le Aft della medicina generale coprano un bacino di utenza
non superiore a 30.000 abitanti.
ASSISTENZA OSPEDALIERA
(ART. 3)
Va adottato, senza ulteriori rinvii, il regolamento sugli standard qualitativi,
strutturali, tecnologici e quantitativi previsti dal decreto 95/2012 dell’ex
ministro Balduzzi. Entro il 31 dicembre 2014 Stato e Regioni dovranno anche
stipulare un’intesa sugli indirizzi per la piena realizzazione della continuità
assistenziale ospedale-territorio. Entro 6 mesi dalla stipula del Patto sarà
inoltre definito un documento di indirizzo sull’appropriatezza riabilitativa, “per
garantire alla persona con disabilità un percorso riabilitativo integrato
all’interno della rete riabilitativa”.
 
 
GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE
UMANE (ART. 21)
Nel testo si parla della "necessità" di valorizzare le risorse umane del Ssn, al
fine di garantire una nuova organizzazione del Ssr, con particolare riferimento
alla riorganizzazione della rete ospedaliera, servizi territoriali e presa in carico
delle cronicità e delle non autosufficienze.
Al fine di razionalizzare e facilitare l'accesso dei giovani medici alla
professione sanitaria all'interno del Ssn, si indica nel Patto l'istituzione di un
Tavolo politico per individuare, anche alla luce
dell'esperienza di altri paesi UE, secifiche soluzioni normative.
 
 
RICERCA SANITARIA
(ART. 19)
“E’ fondamentale–si legge nel testo–
il reperimento delle fonti di
finanziamento, l’individuazione delle possibile sinergie tra ricerca pubblica,
privata, nazionale, europea ed extraeuropea e la ovalizzazione delle risorse
già presenti nel Ssn”. Quindi, il Patto sollecita ad “evitare rischi di duplicazioni
e sovrapposizioni integrando le risorse e individuando tematiche condivise
dai soggetti finanziatori”. Inoltre “deve essere mantenuto e implemento un
percorso rigoroso e trasparente che si occupi non solo di selezionare le
migliori proposte di ricerca, ma che aiuti anche concretamente a definire le
priorità più utili alla gestione delle aree di incertezza negli interventi sanitari”.
 
 
LOTTA AL DOLORE
(ART. 5)
Nelle Aft e nelle Uccp dovrà ess
ere prevista una figura medica formata ed
esperta sulle tematiche legate alla terapia del dolore.
 

sabato 28 giugno 2014

Patto Salute :dal 24 al 27 Giugno Regioni e Governo .

Patto Salute: obiettivo Regioni e Governo e' chiudere giovedi'

(ANSA) - ROMA, martedì 24 giugno 2014

Patto Salute: obiettivo Regioni e Governo e' chiudere giovedi

Certezza su risorse mentre ticket e Lea slittano

Si fa sempre piu' vicina la chiusura del Patto per la Salute tra Governo e
Regioni. L'obiettivo e' di arrivare all'accordo entro giovedi'.
Oggi i tavoli tecnici hanno limato il testo e da domani parte una 'due giorni'
 serrata e forse decisiva di confronto presso il ministero della Salute.
Ma, nonostante sulle trattative permanga sempre un certo
riserbo, alcuni punti nodali del Patto sembrano ormai andare
verso la conferma. A partire dall'entita' del Fsn che per il 2014
sara' di 109,9 mld, per salire nel 2015 a 112 mld e nel 2016 a
115,4 mld. Confermato quasi certamente anche lo slittamento a
dopo l'estate per i nuovi Lea e la riforma dei ticket. Sul
piatto anche la chiusura o l'accorpamento per le cliniche
private e la riorganizzazione di Agenas, Aifa e Iss.


Salute: Lorenzin, con Mef chiudiamo stasera Patto, poi a Regioni

(AGI)  mercoledì 25 giugno 2014

Il testo del Patto della Salute dovrebbe essere chiuso "questa sera" per quanto di competenza del ministero della Salute e di quello dell'Economia e finanze. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, lasciando l'aula della commissione Affari sociali della Camera dove ha terminato l'audizione proprio sul Patto. Subito dopo, ha aggiunto, "dovrebbe esserci un passaggio alla commissione Salute della Conferenza delle Regioni e, infine, il voto dei governatori". Quanto alle richieste, avanzate da alcuni deputati, in relazione alle specializzazioni mediche, Lorenzin ha chiarito che "le Regioni hanno fatto proposte di vario tipo e tutto cio' che riguardava le specializzazioni e il sistema universitario e' stato rimandato al ministero dell'Istruzione, universita' e ricerca. Quindi, sull'argomento non uscira' nulla che non sia concordato anche con il Miur


Patto salute: assessore Liguria, nuovi Lea dopo l'estate

(ANSA) - ROMA mercoledì 25 giugno 2014

Le modalita' di revisione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza non saranno contenute nel nuovo Patto per la salute, "su alcune cose e' necessario un rinvio a dopo l'estate". Lo ha confermato l'assessore alla Sanita' della Regione Liguria, Claudio Montaldo, che e' anche vicepresidente della Liguria, mentre e' ancora in corso al ministero della Salute il lavoro con gli assessori regionali sul nuovo Patto per la salute.  "Speriamo di chiudere entro stasera - ha spiegato l'assessore - e comunque, il nuovo Patto dovra' essere vagliato dalla Conferenza delle Regioni, la prossima settimana, prima di poterlo rendere pubblico. Stiamo ancora lavorando". (ANSA).


SANITA': REGIONE BASILICATA RIORDINA PICCOLI OSPEDALI

(Adnkronos) -POTENZA mercoledì 25 giugno 2014

La Regione Basilicata mette mano  ai piccoli ospedali per un rilancio ed un riordino delle prestazioni.
I nosocomi di Tinchi (Pisticci), struttura sanitaria al servizio della zona dello Jonio e del Metapontino,
e di Villa d'Agri, al servizio dell'area interna lucana, sono al centro di una serie di interventi.
Su Tinchi si e' tenuto un tavolo tecnico sulle opere straordinarie da effettuare, tra cui
l'abbattimento del terzo piano e il consolidamento statico degli altri. A fronte della richiesta
dell'Asm (azienda sanitaria di Matera) di ulteriori risorse, oltre a quelle gia'
previste, il presidente Marcello Pittella ha assicurato la disponibilita' di 850mila euro.
Sara' necessario sospendere delle attivita', come quelle
riabilitative o quelle ambulatoriali. Queste ultime saranno trasferite
temporaneamente presso locali concessi in comodato d'uso gratuito dal Comune di Pisticci
mentre la diagnostica radiologica e di laboratorio vengono trasferite presso il presidio di Policoro.
Inoltre sara' realizzata la nuova unita' di dialisi. I pazienti in trattamento
emodialitico a Tinchi verranno sottoposti al trattamento presso il  presidio di Matera.
Le operazioni di trasferimento delle attivita' ambulatoriali  dovranno concludersi entro il 14 luglio 2014,
gli atti per l'individuazione del soggetto realizzatore del servizio di nuova
dialisi entro il 30 settembre. Inoltre, domani alle 9,30 presso il Municipio di Villa d'Agri,
l'assessore regionale alle Politiche della  Persona, Flavia Franconi, presentera' le politiche di rilancio
dell'ospedale.

 

PUGLIA: SANITA'

(ITALPRESS) - BARI martedì 24 giugno 2014

 Dal primo luglio  sostituirà l'assessore regionale alla Salute, Elena Gentile  nell'esecutivo del governo Vendola, il consigliere regionale del Pd, Donato Pentassuglia. La Gentile, infatti, e' stata eletta parlamentare europea tra le fila del Pd e per lei, oggi e' anche l'ultimo consiglio regionale.

 

Patto salute: Piemonte, bozza sia solo primo punto di arrivo

(ANSA) - TORINO  giovedì 26 giugno 2014


Assessore Saitta, mancano elementi perche' lo si possa approvare
 La bozza del Patto per la salute, illustrato oggi a Roma ai 20 assessori regionali alla Sanita',
non convince ancora il Piemonte.
"Mancano ancora elementi perche' da parte nostra si possa approvare questo testo - spiega l'assessore
alla sanita' della Regione Piemonte, Antonio Saitta -, che e' frutto del lavoro di
un tavolo tecnico composto da sole otto Regioni: la prossima settimana, mercoledi' 2 luglio,
tutti gli assessori alla Sanita' si ritroveranno per esaminare le posizioni delle Regioni escluse
dal tavolo dei decisori, in modo che l'indomani i presidenti delle Regioni possano interloquire
 nel merito con il ministro".
Per Saitta, si tratta di "una questione di forma e di sostanza": "oggi ho chiesto che questa bozza sia considerata un primo punto di arrivo da completare con le nostre posizioni.
Purtroppo il Piemonte - conclude - non era stata inserita inpassato nel gruppo delle otto Regioni
che hanno lavorato al Patto per la salute, ma la Giunta di Sergio Chiamparino ha oggi
il diritto di dire la sua su una tematica che impattera' sull''80% dell'intero bilancio".

 PATTO SALUTE :terminata bozza, ora al vaglio Presidenti Regioni

(Regioni.it 2526 - 27/06/2014) 
“La Conferenza delle Regioni valuterà nel merito i contenuti della bozza e si esprimerà la prossima settimana quando sarà convocata una riunione straordinaria che avrà all’ordine del giorno proprio la proposta del nuovo Patto per la Salute 2014-2016”, lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.
“Il lavoro di elaborazione del Patto per la Salute - che ha visto in questi giorni protagonisti il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia ed una delegazione della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni - ha portato alla predisposizione di una bozza. Si tratta di un passaggio positivo e coerente con gli impegni che avevamo assunto”. 
“Questo – ha concluso Errani - è il percorso che avevamo definito e a questo percorso, senza alcuna fuga in avanti, ci atterremo”.
Concetti confermati e ribaditi dall'assessore alla Sanità del Veneto Luca Coletto (coordinatore della Commissione salute per la Conferenza delle Regioni). “Abbiamo elaborato una bozza di massima ma che non è da considerare ancora definitiva. Ora il documento dovrà essere esaminato dalla Conferenza dei presidenti la prossima settimana”.
Dopo l’ultima giornata di confronto- evidenzia l'assessore della Sanita' della Toscana, Luigi Marroni – “il Governo e le Regioni che erano presenti alla trattativa hanno presentato alle altre Regioni una bozza che riassume tutto il lavoro che è stato fatto. Ora, la prossima settimana dovrebbe essere convocata la Conferenza dei presidenti per il via libera al testo che poi andrà in Conferenza Stato-Regioni per l'approvazione definitiva".
“Abbiamo concluso il lavoro - evidenzia l'assessore della Sanità della Liguria, Claudio Montaldo -  ma non c'è ancora un testo disponibile, abbiamo presentato le slide riassuntive alle altre Regioni. Tra le cose importanti l'articolo 1 con i finanziamenti per i prossimi tre anni”.
La delegazione della  Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e il ministero della Salute hanno fatto “un lavoro duro”, ora “tocca ai presidenti limare” la bozza del patto della salute a cui si è arrivati e "trovare la quadra", afferma ancora Luca Coletto secondo il quale tuttavia, su  alcuni punti, come ad esempio “il personale”, "si poteva fare qualcosina di più".
“Abbiamo chiuso il lavoro come Commissione Salute - spiega Coletto - Abbiamo rivisto e trattato tutti i vari punti del patto: è  un 'brogliaccio', che ora va nella mani dei presidenti. La Commissione ha fatto il suo lavoro, abbiamo fatto qualche rilievo, ora è competenza esclusiva dei presidenti confrontarsi e trovare la quadra  nei vari ambiti. Tocca ai presidenti limare e validare quanto prodotto”. Certo si poteva fare qualcosa in più, ribadisce Coletto, e “buttare il cuore oltre l'ostacolo”, in particolare sulla “dotazione del personale e su come incanalarlo nella carriera sanitaria, e si poteva fare qualcosina in più anche su altri ambiti che potevano dare dei vantaggi in un periodo di congiuntura economica negativa”. Poi, secondo Coletto, “c'è sempre lo spauracchio  dei tagli ed è chiaro che tagliare rispettando i Lea diventa sempre più difficile”. Proprio per evitare i tagli, secondo Coletto, “bisogna arrivare velocemente a cristallizzare e a chiudere il patto" che, come emerso nelle ultime settimane, dovrebbe mettere nero su bianco che tutte le risorse frutto di razionalizzazione vanno reinvestite nel settore.
Perplessità  e cautela sono state manifestate dall’Assessore della Regione Piemonte, Antonio Saitta “mancano ancora elementi perché da parte nostra si possa approvare questo testo che è frutto del lavoro di un tavolo tecnico composto da sole otto Regioni”. “La prossima settimana, mercoledì, tutti gli assessori alla  Sanità si ritroveranno per esaminare le posizioni delle Regioni escluse dal tavolo dei decisori, in modo che l'indomani i Presidenti delle Regioni possano interloquire nel merito con il ministro – aggiunge - è una questione di forma e di sostanza: personalmente ho chiesto che questa bozza sia considerata un primo punto di arrivo da completare con le nostre posizioni”.
“Purtroppo il Piemonte -conclude Saitta- non era stata inserito in passato nel gruppo delle otto Regioni che hanno lavorato al patto della salute, ma la Giunta di Sergio Chiamparino ha oggi il diritto di dire la sua su una tematica che impatterà sull''80% dell'intero bilancio”.
Per Beatrice Lorenzin siamo di fronte ad un “passo decisivo per garantire la sostenibilità del nostro sistema sanitario per i prossimi 15-20 anni". Il Ministro ha anticipato, durante un’audizione alla commissione Igiene e sanità in Senato, le possibili linee del patto e qualche contenuto del prossimo accordo con le regioni a partire dai capitoli riguardanti i nuovi ticket ed i Livelli essenziali di assistenza (Lea), la cui definizione nel merito slitterebbe però a dopo l'estate. Il ministro, al Senato, si e' detta ''soddisfatta'', auspicando che non ci siano ostacoli alla firma definitiva dell'intesa.
Sui testi c’è ancora cautela e riservatezza: secondo le cronache riportate dalle agenzie di stampa nella riunione del 26 al ministero, il documento cartaceo consegnato agli assessori sarebbe poi stato ritirato, proprio per impedire fughe di notizie nel merito prima del vaglio finale dei Presidenti delle Regioni.
Nell’illustrare in linea generale i contenuti il Ministro, è partita da due punti centrali e acclarati: la ''certezza delle risorse'' (il Fondo sanitario nazionale per il 2014 sarà di 109,9 mld, per salire nel 2015 a 112 mld e nel 2016 a 115,4 mld) e la procedura di “spending review interna” che permetterà di reinvestire i risparmi nello stesso settore sanitario. Tanti gli ambiti affrontati nel Patto, dalla riorganizzazione della rete ospedaliera alle cure primarie e l'innovazione. Secondo le anticipazioni “una sorta di legge delega all'interno del Patto, con una Commissione che dovrà entro dicembre stabilire i nuovi ticket”, che “si impronteranno a un tema di esigenza di equità sociale e di contrasto a chi evade”.
I livelli essenziali di assistenza "sono dentro il Patto per la salute, come anche il reperimento delle risorse. Entro il 30 settembre ci sara' la definizione della lista aggiornata dei Lea, con alcuni che saranno tolti e altri inseriti". All'interno del Patto sono individuate ed inserite le risorse per l'aggiornamento dei Lea: 900 milioni in 3 anni.
Ci sarà poi una clausola di salvaguardia, cioè un comitato che vigilerà sull'attuazione del Patto. Il Comitato sarà formato dai ministeri della Salute, dell'Economia e Agenas. Questo patto, ha detto Lorenzin, “non potrà dunque rimanere lettera morta, altrimenti si interviene per via sussidiaria”.
Infine sarebbe prevista una 'task force' di esperti per prevenire le situazioni di criticità locali ed i piani di rientro nelle Regioni. Tale task force sarà costituita all'interno dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas).