martedì 1 dicembre 2015

30/11/2015 Il Programma Nazionale Valutazione Esiti (PNE)


Il Programma Nazionale Esiti (PNE) è sviluppato da Agenas per conto del Ministero della Salute e fornisce a livello nazionale valutazioni comparative di efficacia, sicurezza, efficienza e qualità delle cure prodotte nell'ambito del servizio sanitario. Gli ambiti di valutazione sono, per quanto riguarda la funzione di produzione, le singole aziende ospedaliere/stabilimenti ospedalieri e, per quanto riguarda la funzione di tutela, le aziende sanitarie locali/province.
Gli indicatori sono discussi nell'ambito del Comitato PNE, composto dai rappresentanti di Regioni, Province Autonome, Ministero della Salute e istituzioni scientifiche. Progettazione, gestione, disegno e analisi dei dati e gestione del sito web sono svolte dal Dipartimento di Epidemiologia del SSR della Regione Lazio in qualità di centro operativo PNE di Agenas.
I risultati di PNE possono essere utilizzati in modo appropriato esclusivamente in contesti di valutazione critica, soprattutto nell'ambito di processi e programmi integrati di valutazione a livello regionale e locale. Le misure di PNE sono quindi strumenti di valutazione a supporto di programmi di auditing clinico e organizzativo finalizzati al miglioramento dell'efficacia e dell'equità nel SSN. PNE non produce classifiche, graduatorie, pagelle, giudizi.
L'edizione 2015 di PNE sui dati aggiornati al 2014 analizza 63 indicatori di esito/processo, 57 volumi di attività e 26 indicatori di ospedalizzazione.
L'edizione 2015 di PNE oltre alle sezioni "Struttura ospedaliera/ASL" e "Sintesi per struttura/ASL" in cui sono riportati i risultati di tutte le strutture ospedaliere/ASL di residenza per ciascun indicatore, ha sviluppato in modo particolare la sezione "Strumenti per Audit" che include:
  • gli elenchi delle strutture ospedaliere da sottoporre a processi di verifica della qualità dei dati codificati nei Sistemi Informativi Sanitari e di valutazione della potenziale misclassificazione, rispetto ai criteri definiti nei protocolli degli indicatori, delle diagnosi utilizzate nella selezione dei ricoveri, delle variabili utilizzate nei modelli di aggiustamento e dei criteri utilizzati per la misura dell'esito per gli indicatori pubblicati nell'edizione 2015
  • i risultati delle verifiche effettuate sulle strutture segnalate nella precedente edizione
  • un'area dedicata al "monitoraggio" degli indicatori di volume di attività inclusi nel regolamento degli standard ospedalieri. La sezione è stata prevista per consentire a ciascuna struttura di verificare in tempo reale i propri dati (ad es. per valutare il rispetto delle soglie attese) e di poter quindi disporre di uno strumento interno di monitoraggio.  Link :  http://95.110.213.190/PNEed15/index.php

martedì 6 ottobre 2015

6 Ottobre Confronto Governo e Regioni sui costi standard in Sanità

 Diego Piazza, Presidente dell'Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (Acoi)

I costi standard a livello nazionale per i presidi ospedalieri debbono tenere conto degli
standard di qualità e sicurezza degli stessi presidi. In nome del
risparmio non si possono fare sconti che inciderebbero in maniera
significativa sugli esiti delle prestazioni erogate ai cittadini".
Questo il monito di Diego Piazza, presidente dell'Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), dopo l'incontro fra il premier Matteo Renzi e una delegazione di governatori in merito all'ipotesi di
inserire i costi standard nella legge di Stabilità.
  "Prendiamo come esempio i guanti chirurgici: se sono di qualità  scadente - avverte Piazza in una nota - non solo non fanno risparmiare, poiché ne serviranno diverse paia per un intervento a
causa di probabili rotture, ma mettono a rischio di infezioni gravi sia l'operatore sia il paziente.
I chirurghi non possono essere esclusi dalle scelte di presidi in nome del risparmio, poiché saranno
loro i responsabili dell'utilizzo sui pazienti".

"Il confronto tra Governo e Regioni sui costi standard in sanità non deve diventare la scusa per nuovi
tagli e né per l'introduzione di strumenti grossolani e inadatti a un
settore delicatissimo come quello dei servizi che devono garantire la
salute e curare le persone". Lo chiede Vera Lamonica, segretaria  confederale della Cgil..

 Maroni: Renzi si è impegnato a mettere costi standard
Ieri l'incontro a Palazzo Chigi. "Sarebbe un fatto epocale"
"L'impegno che mi ha dato personalmente il presidente Renzi è di mettere il principio dei
costi standard nella Legge di Stabilità.
Questo sarebbe davvero  un fatto epocale. Sono molto interessato a capire se riusciremo a
convincere il Governo a fare finalmente una cosa giusta".
 Il modello Lombardia, se venisse esteso in tutte le Regioni, farebbe risparmiare 23 miliardi. 
Lo dice uno studio  della Confcommercio.

lunedì 27 luglio 2015

SICADS SATELLITE SYMPOSIUM -Udine 2 Ottobre 2015

HPB SURGERY: UDINE MEETS THE EXPERTS
                                 Udine, 1-3 Ottobre 2015
Salone del Parlamento, Udine Castle
                                     Iscrizione:   Gratuita   
Link per l'iscrizione  http://www.fondazione-menarini.it/Iscriviti-al-Congresso/%28congresso%29/3335