domenica 21 dicembre 2014

18/12-Conferenza Presentazione Relazione sullo Stato di Salute del Paese 2012-2013

La Relazione sullo Stato Sanitario del Paese (RSSP) risponde all’esigenza 
di produrre una periodica informativa al Parlamento, e conseguentemente ai cittadini, 
sullo stato di salute della popolazione e sull’attuazione delle politiche sanitarie.
La Relazione costituisce una componente essenziale per la pianificazione e programmazione del Servizio sanitario nazionale, in quanto funge
 da strumento organico di valutazione degli
obiettivi di salute raggiunti e delle strategie poste in essere per il loro conseguimento, 
al fine di valorizzare la promozione della salute e riorganizzare le reti assistenziali, riposizionando gliassistiti al centro di un sistema di cure integrate.
La Relazione sullo Stato Sanitario del Paese è stata introdotta dalla 
legge 23 dicembre 1978,n.  833, ed è stata successivamente individuata, dal decreto legislativo 30 dicembre 1992,n. 502 e successive modificazioni, quale strumento di valutazione del processo attuativo delPiano Sanitario Nazionale.
Nella richiamata normativa sono delineati gli obiettivi della Relazione, nella quale sono:
-illustrate le condizioni di salute della popolazione presente sul territorio nazionale;
-descritte le risorse impiegate e le attività svolte dal Servizio sanitario nazionale;
-esposti i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi fissati dal Piano Sanitario Nazionale;
-riferiti i risultati conseguiti dalle Regioni in riferimento all’attuazione 
dei Piani Sanitari  Regionali;
-fornite le indicazioni per l’elaborazione delle politiche sanitarie e la programmazione degli
interventi.
 
La Relazione sullo Stato Sanitario del Paese è a cura della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica.

sabato 29 novembre 2014

Sanità: Caldoro in commissione illustra punti d'azione-22 novembre 2014

(ANSA) - NAPOLI, 22 NOV - Incremento posti letto, maggiore
attenzione alle strutture ospedaliere dei territori non
facilmente raggiungibili, rafforzamento rapporto Università -
Aziende Ospedaliere attraverso protocolli d'intesa, recupero
tempi di riorganizzazione della rete Emergenza-Urgenza,
rinforzamento Rete Territoriale dei Medici di Base.
Questi, i punti illustrati dal Presidente Stefano Caldoro durante
l'audizione in Commissione Sanità voluta dal Presidente Michele
Schiano di Visconti (FI).
Numerosi i presenti tra i quali consiglieri di maggioranza ed
opposizione. Al tavolo dei relatori, oltre al Governatore
Stefano Caldoro ed al Presidente della Commissione Sanità
Michele Schiano, il Sub Commissario alla Sanità, il Capo del
Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali della Regione
Campania ed il Direttore dell'ARSAN.
''La Sanità campana si avvia finalmente ad una nuova fase -
dichiara soddisfatto Schiano al termine dell'audizione - così
come illustrato dal nostro Governatore, il rientro del disavanzo
di bilancio e l'imminente termine della fase di commissariamento
con conseguente sblocco del turn over, consentirà un'azione
incisiva sulla riorganizzazione del Piano Ospedaliero della
Regione Campania e, più in generale, della nostra Sanità.
Abbiamo dimostrato nei fatti un gran senso di responsabilità -
prosegue Schiano - A dimostrazione di quanto sto asserendo c'è
un dato importantissimo, messo agli atti dell'attività della
Commissione Bilancio: ben 160.000,00 euro originariamente
destinati alla copertura del disavanzo di bilancio che ora sarà
possibile investire in altro. Una notizia che conferma quanto
sia importante essere lungimiranti nelle decisioni che
riguardano il bene dei cittadini e dei territori. Credo sia un
aspetto da evidenziare in un periodo in cui riesce difficile
accostare il termine 'responsabilità' a quello di 'politica'''.
''Ora ritengo sia necessario concentrarsi su tutte quelle
priorità necessarie a migliorare la rete ospedaliera - afferma
determinato Michele Schiano - A febbraio 2015 saranno consegnati
gli ambulatori dell'Ospedale del Mare, in anticipo rispetto al
cronoprogramma, mentre ad agosto 2015 è fissata l'apertura
ufficiale dell'intera struttura, così come confermatoci
dall'Ingegnere Verdoliva, commissario Ospedale del Mare, durante
il sopralluogo effettuato da alcuni membri della Commissione
Sanità, lo scorso 2 ottobre. Parliamo di un progetto che i
cittadini stavano aspettando da anni ormai, e che questa
amministrazione regionale ha portato a compimento. Una struttura
che rivoluzionerà la Sanità Campana perché, grazie alle
tecnologie all'avanguardia delle quali sarà dotata, consentirà
alle nostre eccellenze di esprimere al meglio le loro
potenzialità, migliorando offerta sanitaria della nostra
Regione''.(ANSA).

mercoledì 19 novembre 2014

CONGRESSO REGIONALE TOSCANA S.I.C.A.D.S.



CHIRURGIA A CICLO BREVE: MODELLI ORGANIZZATIVI DIVERSI,
COMUNE METODOLOGIA DI LAVORO

Sovigliana di Vinci (FI), 28 novembre 2014
Aula Magna, Azienda USL 11 Empoli


       9:00   Presentazione del Congresso
Andrea Mazzoni –  Responsabile UOS Chirurgia breve
e Programmazione Chirurgica Sale Operatorie ASL 11 Empoli  

     Coordinatore  Regionale Toscana S.I.C.A.D.S. 

 Il  Congresso  regionale  prevede  l’analisi  e  l’approfondimento  di 
aspetti    clinici  e  assistenziali  relativi  al  percorso  organizzativo
chirurgico a “ciclo breve” capace di coniugare efficienza nell’ uso
delle  risorse, efficacia  clinica e qualità,  con  rilevanti  vantaggi di
ordine  sociale,  economico  e  di  recupero  della  centralità  del
paziente nei processi assistenziali. Questo quadro di riferimento
impone  una  riflessione  sulla  rete  dei  soggetti  “ospedale  –
territorio”  attraverso  una  modellazione  continua  dei  legami
interprofessionali e multidisciplinari con  l’obiettivo di promuovere
soluzioni  innovative  nei modelli  organizzativi  di  cura,  al  fine  di
migliorare  le performance dei processi assistenziali  in  termini di
tempistica, appropriatezza, sicurezza e costo.

martedì 18 novembre 2014

Ospedali, standard da rifare: Palazzo Spada boccia la Salute-18 novembre 2014

Ai soci allegato mail pdf Sentenza del Consiglio di Stato
 I giudici di palazzo Spada del Consiglio di Stato respingono al mittente, il ministero della Salute, il regolamento sugli «standard ospedalieri» frutto dell'intesa con le Regioni del 10 luglio scorso sul «Patto per la salute 2014-2016» (art. 3).

 Un tassello decisivo della riforma ospedaliera e dell'intero Patto.
Un testo che adesso va riscritto. Respinto con ignominia. Perchè male (anzi malissimo) scritto, perfino con errori sintattici, punteggiatura sbagliata, eccesso di termini stranieri, confuso, formalmente eccepibilissimo.

E dovrà valere secondo i giudici dal 2015 al 2017, non nel triennio 2014-2016. Valutando bene le clausole di invarianza finanziaria, che nel testo rischiano di essere un optional.
 Il regolamento sugli standard ospedalieri è da riscrivere. Praticamente daccapo. E, visto che siamo a fine anno, dovrà modificare perfino la sua vigenza: dal 2014-2016 al 2015-2017. Parola dei giudici di palazzo Spada, che hanno rinviato al mittente un testo (3 articoli e 1 allegato) che fa acqua da tutte le parti. Un parere secco in 12 pagine.

A partire dalla «scrittura assai lontana dai buoni canoni di un periodare piatto, comprensibile a prima lettura ed elegante e per un uso assai frequente di acronimi e di espressioni in lingua straniera, il cui ricorrere andrebbe vietato».
 E poi la punteggiatura, i vizi formali e sostanziali. Nel mirino anche l'assicurazione della tenuta della clausola di neutralità finanziaria del provvedimento: non è affatto vero, dicono i giudici, potrebbe non essere così. Per non dire della confusione fatta allegando al provvedimento un elenco di condizioni «irrinunciabili» richieste e ottenute dalle Regioni, di cui però non è affatto chiaro l'esito nel testo inviato dal Governo.
Risultato: «Si raccomanda all'amministrazione la rilettura e riscrittura dell'intero testo» anche alla luce dei criteri grammaticali e di drafting legislativo. E non solo, è chiaro.

domenica 2 novembre 2014

Legge Comunitaria 2013: riposi standard per i dirigenti Ssn


La Commissione europea già nell'aprile 2012, aveva richiamato il governo italiano a uniformarsi alla direttiva 88/2003/Ce, la quale disciplina le tutele di tutti i lavoratori e, quindi, anche se dipendenti del Ssn.
....l'articolo 14 della legge comunitaria stabilisce che le Regioni e Province autonome vi provvederanno attraverso una più efficiente allocazione delle risorse umane disponibili attuando appositi processi di riorganizzazione e razionalizzazione delle strutture e dei servizi.
....Tra circa un anno scadrà la deroga in merito all'orario di lavoro e ai riposi del personale delle aree dirigenziali degli enti e delle Asl del servizio sanitario nazionale

sabato 18 ottobre 2014

68° Congresso Nazionale SIAARTI

Il 68° Congresso Nazionale SIAARTI, quest’anno si svolgerà a Venezia, la storica “città d’acqua”, una delle più belle città del mondo.
Venezia ha rappresentato nei secoli una porta verso l’Estremo Oriente e un porto aperto dove culture diverse si sono incontrate e hanno interagito.
Con lo stesso spirito abbiamo voluto organizzare un incontro aperto al mondo, con numerose sessioni scientifiche interdisciplinari in collaborazione con le Società Nazionali ed Internazionali.
                  Sessione in Collaborazione SIAARTI - SICADS
23 Ottobre ore 11 - 13 :00 Sala Mangano
Enhanced Recovery After Surgery (ERAS) e ridefinizione dei percorsi chirurgici


23 Ottobre ore 14:30 - 16:30 Sala Mangano
Skills Professionali per migliorare gli outcomes


25 Ottobre ore 09:00 - 11:00 Sala Mosaici
Paziente chirurgico: prestazione ambulatoriale, ricovero in Day Surgery o ricovero in Week Surgery?


http://www.siaarti2014.com

sabato 4 ottobre 2014

Sanità, "possibili" margini di risparmio

2/10/2014  Milano - Tagli : la salute torna al centro del discorso tra i ministri Padoan e Lorenzin. Uno studio della Fondazione Farmafactoring : " Negli ultimi anni tagliato tanto, attenzione ai livelli di assistenza".
Link :
 http://www.repubblica.it/economia/2014/10/02/news/sanita_tagli_padoan_lorenzin-97159378/

sabato 20 settembre 2014

1 Ottobre 2014- Caserta WORKSHOP Interattivo Teorico - Pratico PLASTICA INGUINALE SECONDO TRABUCCO

WORKSHOP INTERATTIVO Teorico - Pratico  PLASTICA INGUINALE   SECONDO TRABUCCO
Ancora un passo avanti,  anzi due!
Gentili colleghi,
l’evento che stiamo organizzando nel pomeriggio del 1 Ottobre 2014, presso  l’Azienda Ospedaliera S. Anna e S. Sebastiano di Caserta, scaturisce dalla  ricorrenza dei 25 anni dall’ideazione della tecnica del dr Trabucco per la  chirurgia erniaria.
Il nostro intento è quello di riunire una platea di chirurghi esperti per definire  e  aggiornare alcuni principi di tecnica chirurgica, ma anche per discutere,  ragionare insieme e condividere alcuni percorsi clinico assistenziali, che nella  intenzione dei legislatori vanno sempre più semplificati.
Si potrebbe al termine dell’evento, produrre un documento condiviso, da
inviare all’attenzione del Presidente della Giunta Regionale, sulla necessità di  coinvolgere il mondo dei professionisti nelle scelte di politica sanitaria
Vi aspettiamo.
Direttori Del Corso      Salvatore Massa     Angelo Sorge


14,30  ISCRIZIONE E REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI AL CORSO
  PRESENTAZIONE DEL CORSO
  S. Massa
  SALUTO DI BENVENUTO AI PARTECIPANTI
  L. Muto
  direttOre GenerAle AziendA OspedAlerA s.AnnA e s. sebAstiAnO
   
  L’ERNIA INGUINALE NEI DIVERSI SETTING ASSISTENZIALI
  G. Matarazzo
  direttOre sAnitAriO AziendA OspedAlierA s.AnnA e s. sebAstiAnO
   
  I PArte 15,00  LA PRATICA CLINICA
  MODERATORI:
  E. Borsi - F. Salzano De Luna
  Diagnostica
  A. Di Capua - F. Tamburro
   
  Anestesia: tra il chirurgo e l’anestesista
  M. Calabria - Carla Di Domenico
   
  Le nuove frontiere con l’evoluzione dei materiali protesici
  C. De Werra - S. Caiazzo
  
  Principi di Tecnica chirurgica
  D. Cuccurullo - M. G. Muzi
  La Tecnica di Trabucco da 25 anni a......DOMANI ovvero:
  da HERTRA® a HYBRIDMESH® e NeT Plug & Patch
  F. Abbonante
   
  Gli aspetti di farmaco/economia
  G. De Maddi
17,00   PAUSA
  II PArte
17,30   ERNIA INGUINALE:LA GOVERNANcE AI cHIRURGHI

  Qualità e sicurezza in chirurgia erniaria
  P. Negro
  DIBATTITO-cONFRONTO
   ANIMATORI:
   S. Massa - A. Sorge
  TOPIcS DI DIScUSSIONE:
•     l’imperativo del “GrADo MeDICALe”, una necessità
irrinunciabile!
•     setting assistenziali: QUANtA CoNFUSIoNe!
 cONcLUSIONI
  Il parere delle società scientifiche:
•      SIC
•      ACOI
•      SICADS
•      SOCIETà CHIRURGICA TERRA DI LAVORO
•      SOCIETà ITALIANA CHIRURGHI UNIVERSITARI
•      SICOP
•      CUDS
  Il parere dei chirurghi esperti
Divisione dei chirurghi in gruppi per esercitazione presso:
•     Complesso Operatorio Day Surgery Azienda Ospedalera S. Anna e S.
Sebastiano di Caserta
•     Complesso Operatorio Day Surgery Ospedale 
S. Giovanni Bosco di Napoli
   

mercoledì 13 agosto 2014

ASL RM G,Dossier Shock:diffidati Regione Lazio e Ministero della Salute per carenze nell’Assistenza Sanitaria

di Cinzia Marchegiani

12/8/2014   E’ braccio di ferro tra il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il Segretario Regionale Cittadinanzattiva Lazio Onlus. L’avvocato Roberto Crea, nonché segretario regionale della stessa associazione Cittadinanzattiva con un dossier minuzioso e sconcertante ha messo a nudo le gravi carenze della Asl RomaG in tema di emergenza - urgenza e assistenza sanitaria e per tale motivo a fine luglio 2014 ha diffidato, sia la Regione Lazio che il Ministero della Salute poiché all’orizzonte non ci sono alternative, la politica e l’amministrazione regionale del Lazio non sono riuscite a salvaguardare un territorio provinciale dove la sanità ha messo in ginocchio gli utenti e anche gli operatori sanitari.

Si legge nel documento:
Rilevato
Che il Ministero della Salute, la Regione Lazio, in virtù del combinato disposto degli artt. 32 e 117 Cost. l’obbligo di garantire la tutela del diritto della salute e alle cure mediche appropriate;

Invita e diffida
1) Ministero della Salute, in persona del Ministro pt.;
2) Regione Lazio, in persona del Commissario Straordinario della Sanità, On.le Nicola Zingaretti;
3) Azienda Sanitaria Usl Rm/G, in persona del Direttore Generale Giuseppe Caroli

ad adottare ogni più opportuna iniziativa per provvedere a sanare le gravissime carenze strutturali e organizzative relative al distretto territoriale dell’Asl Rm/G, entro e non oltre il termine perentorio di 30 gg. dalla ricezione della presente. In difetto verranno adite le Autorità Giudiziarie competenti per l’accertamento delle eventuali responsabilità e per garantire l’effettività del diritto alla salute.”

Il dossier che potete leggere all’interno dell’articolo è un lavoro certosino frutto di una capillare indagine che mostra la grave situazione di assistenza sanitaria in cui versa ormai il territorio provinciale di Roma. “Adesso basta!” - tuona Cittadinanzattiva Tribunale per i Diritti del Malato Lazio “la diffida è esplicita, sono stati concessi 30 giorni per intervenire contro le gravi carenze della Asl Roma G in tema di emergenza - urgenza e assistenza sanitaria, dopo di che ricorreremo a tutte le Autorità competenti a tutela del diritto alla salute dei cittadini dei 70 comuni di quel territorio che oggi, e da anni, non è garantito".

Questa è la situazione denunciata:”La mancanza di un'emodinamica che possa salvare la vita in caso di infarto del miocardio, una sola ambulanza con medico rianimatore a bordo che è quasi sempre già impegnata in servizi di trasporto di malati da un ospedale all'altro, nessuna auto medica, l'eliminazione dei posti di rianimazione a Subiaco, nessuna risonanza magnetica, carenza drammatica di personale sanitario e di posti letto per acuti in un territorio abitato da quasi mezzo milione di persone e con flussi turistici e commerciali di altri milioni di cittadini.”

La sanità vittima di malapolitica e malagestione è al limite, la fotografia appena scattata mostra lo scenario di un paese che difficilmente di può definire competitivo, garante e lungimirante. Viene contestata la migrazione forzata verso altri ospedali pubblici e convenzionati soprattutto di Roma che non solo genera decine di milioni di euro di mancati introiti per la ASL Rm G (per la gigantesca mobilità passiva) - che significano mancati investimenti in servizi sanitari sul proprio territorio - ma rappresentano un disagio enorme e insostenibile per chi ha bisogno di diagnosi o di cure e per i familiari dei ricoverati, costretti a viaggi lunghi e costosi per assistere i propri cari.

Sotto l’occhio del ciclone c’è la cosiddetta riconversione dell'ospedale di Subiaco che Cittadinanzattiva denuncia:”provocherà altri gravi disagi ai cittadini di un territorio nel quale il diritto alla salute e alle cure non è uguale a quello degli altri, e questo non è tollerabile. Tutto questo e' noto da molto tempo e contenuto paradossalmente proprio nei documenti ufficiali della ASL relativi alle attività del 2013! Dopo inutili sollecitazioni e richieste di incontri, anche negli ultimi mesi, rimaste inascoltate e senza risposte da parte della Regione, i cittadini hanno avuto solo promesse non mantenute, date relative ad impegni che cambiano continuamente e atti contrari a ciò di cui i cittadini hanno bisogno e chiedono con forza. Adesso basta.”

La replica a questa pungente diffida si legge in alcuni giornali che riportano la nota della Regione Lazio che attribuisce la polemica di Cittadinanzattiva, sulla situazione della sanità nella Roma G, del tutto infondata o frutto di distrazione:”come è noto con i piani operativi 2013/15 l’ospedale di Subiaco viene rilanciato e recuperato dalla cancellazione prevista e sancita dal decreto 80 del 2010 in vigore fino a ieri. Dunque non c’è alcun taglio ma lo sforzo di dare a quel territorio una sanità nuova. La nuova configurazione si pone l’obiettivo di dare risposte concrete ai bisogni di salute dei cittadini e garantire le funzioni di emergenza. Per quanto riguarda l’emodinamica dell’ospedale di Tivoli questa Amministrazione ha risolto in questi mesi tutti i problemi che ostacolavano la regolare e legale funzionalità del servizio e da settembre riprenderà a funzionare grazie anche all’apporto di due cardiologi, in più l’ospedale sarà dotato di un centro conto l’ictus che sarà collegato in rete con il Policlinico Umberto I.”

L’Osservatore d’Italia ha raggiunto telefonicamente l’avvocato Roberto Crea, che senza giri di parole ha ulteriormente confermato la decisione presa: "La replica della Regione di nuovo parla di cose che verranno fatte in futuro, il che conferma la correttezza dei dati presentati nella nostra diffida e la situazione molto critica dell'assistenza e soprattutto dell'emergenza nel territorio della ASL Roma G.
Noi continueremo a vigilare, soprattutto in vista della scadenza dei termini dati dalla nostra azione. Ricordiamo alla regione e agli altri destinatari del nostro documento che stiamo parlando di diritti dei cittadini, di salute e di tutela, non di norme e di burocrazia. Proseguiremo questa battaglia fino ad ottenimento di quanto spetta ai cittadini di quel territorio. La regione Lazio, nella sua replica, sembra non aver letto la diffida, visto che non cita molti altri punti critici in essa contenuti. Questi sono il lavoro e il compito delle associazioni di tutela come Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato. La Regione compia atti formali e avvii i servizi che sono previsti, ripristini i posti letto e assuma o trasferisca il personale sanitario pubblico necessario a garantire a tutti i cittadini parità di diritti e di cure. Ognuno faccia il proprio lavoro".
L’avvocato Crea ricorda anche che a maggio scorso Cittadinanzattiva aveva chiesto di essere convocati da Rodolfo Lena, che ricordiamo è stato fino a poco tempo fa il sindaco di Palestrina, ora Presidente Commissione Politiche Sociali e Salute della Regione Lazio…ma sembra che Cittadinanzattiva- Tribunale per i Diritti del Malato Lazio stia ancora aspettando.

Il decreto 80 del 2010 citato nella nota, fissava il passaggio da 82 a 10 posti letto, dove non c’è cancellazione ma drastica riduzione…. ora vedremo a quale percentuale di riduzione di posti letto si assisterà. Il dossier parla chiaro, e forse la risposta arrivata tramite nota dalla Regione Lazio è molto approssimativa e lontana dalla realtà che Cittadinanzattiva ha invece ha denunciato nel dossier: “Il territorio della Asl Rm G ha un bacino di utenza di residenti pari a quasi 482.000 persone. A questo bacino di utenza di residenti, vanno aggiunti i dati seguenti: Valmontone, con i suoi circa 6 milioni di visitatori l’anno, è considerato l’Outlet più visitato d’Italia, 19.809 visitatori al Museo Archeologico Nazionale di Palestrina. L'Asl Rm G ha un organico di 1.740 operatori sanitari, 613 fra medici e veterinari, 332 tecnici, 385 amministrativi e 79 dirigenti ed è l'azienda sanitaria più estesa del Lazio; Attualmente, l’Azienda versa in uno stato di grave carenza di personale, mancando 90 medici, 150 infermieri e 240 operatori tecnici e sanitari. Il bilancio preventivo dell’Asl Rm G indica una "perdita prevista per il 2014 di 104 milioni e 393 mila euro". Inoltre, la situazione in cui versano i reparti ospedalieri desta grande preoccupazione, essendo da tempo in difficoltà con serie conseguenze per i cittadini, costretti a continue migrazioni, talvolta a rischio della vita (per mancanza o carenza di servizi di emergenza) e con impatto grave sulla qualità della vita (a causa del ricovero di molti pazienti in altre strutture di altre ASL anche molto lontane dai paesi di residenza). Come dichiarato dalla stessa Azienda Sanitaria, <> (Attività di ricovero nella ASL Roma G, Rapporto Annuale SIO 2013.)

Per quanto riguarda l’”Emodinamica” i dati di Associazionattiva sembrano tutt'altro rispetto a quelli della nota regionale:" EMODINAMICA.  E’ chiusa da 15 mesi la struttura dedicata alla terapia dell'infarto del miocardio, patologia che nel 2013 ha fatto registrare nell'Asl Rm G il "rischio grezzo" più alto della provincia per la mortalità a 30 giorni dal ricovero: 11,49% contro una media nazionale di 9,98% (Tivoli, dopo 2 anni di primato negativo italiano, ora ha il settimo peggior dato della penisola: 17,66%). L'Emodinamica di Tivoli, che era stata aperta da poco, è stata chiusa nel maggio 2013 dalla Regione che, nonostante l'abbia finanziata per 3 milioni di euro, non l'aveva accreditata. Ricordiamo, infatti, quanto dichiarato dalla Regione a gennaio: "l'Emodinamica presto sarà operativa", dopo aver "autorizzato l'accreditamento della struttura sanitaria e concessa la deroga al blocco del turn over assegnando due medici". Ciò rappresenta il riconoscimento del ruolo fondamentale che avrebbe questa struttura per salvare vite di persone colpite da infarto del miocardio. Poi l'Asl Rm G assicurò di "inaugurare il reparto tra la fine di aprile e la metà di maggio". Ma è ancora "statica" la situazione dell'Emodinamica con la quale, nei mesi di attività, il "tasso di mortalità era stato ridotto all'1,6%, grazie ai circa 500 trattamenti effettuati". Anche l'Asl da tempo ripete nei suoi rapporti annuali "con forza la necessità di un'emodinamica cardiaca che sia operante nell'arco delle 24 ore e possa fungere da centro di riferimento per tutto il territorio. E' ben documentato che la concentrazione delle emodinamiche nell'area urbana di Roma determina una disparità di trattamento dei pazienti con infarto miocardio acuto". Eppure ora sembra che il miracolo si compia a settembre dopo tanti imbarazzanti contrattempi e rinvii...

Il Presidente Zingaretti è il Commissario ad acta della sanità Laziale, e sembra che Cittadinanzaattiva abbia sollevato un vespaio con questo dossier sconcertante, che fotografa una realtà alquanto diversa da quella caldeggiata, difficilmente si potrà uscire dal commissariamento con queste cifre e soprattutto con emergenze che stanno mettendo a dura prova la sicurezza degli utenti che dovrebbero essere tutelati da un piano sanitario che non guarda solo alla burocrazia ma alla vita umana e soprattutto alla sua qualità....30 giorni intimati dalla diffida, e a settembre mancano davvero pochi giorni.

mercoledì 23 luglio 2014

22 Luglio Notizie

22/07/2014:    Il nuovo Dg Agenas è Francesco Bevere

22/7//2014   : Calabria, piano di rientro: spunta il nome di Carlo Lusetti come
commissario per il piano di rientro

 22/7/2014      : Nuove regole su commissariamenti, al via sistema di allerta
Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), diventa organo di verifica centrale, la predisposizione (le procedure dovranno essere definite entro il 30 settembre) di "uno specifico sistema di monitoraggio, analisi e controllo dell'andamento dei singoli sistemi sanitari che consenta di rilevare, in via preventiva, attraverso un apposito sistema di allerta, eventuali e significativi scostamenti delle performance". Un vero e proprio sistema 'Sos' che consenta di valutare per tempo gli scostamenti delle performance dei Ssr. I commissari ad acta avranno anche il potere di proporre la decadenza di Dg, direttori sanitari e amministrativi qualora alla verifica annuale non siano stati raggiunti gli obiettivi stabiliti per contratto. Dovrà essere infine predisposto entro il 31 marzo 2015 un "testo unico di raccolta delle disposizioni vigenti in materia di piani di rientro dai disavanzi sanitari"

venerdì 4 luglio 2014

Sintesi Bozza Patto Salute 2014-2016. In mail i Soci pdf con allegato documento

L’intero sistema di governante della Sanità va ripensato,
anche alla luce della riforma Costituzionale che ridefinirà regole e competenze istituzionali
 con l’obiettivo è “rafforzare e qualificare la sinergia tra ministero della Salute,
ministero dell’Economia e Regioni”. È da questo presupposto che parte il
Patto per la Salute, che nella bozza oggi all’attenzione delle Regioni
evidenzia anzitutto la necessità di individuare “strumenti forti” per “assicurare
la sostenibilità del Ssn, per garantire l’equità e l’universalità del sistema
nonché dei Lea in modo appropriato e uniforme”.
“Il nuovo Patto–si legge nelle premesse del documento
–ha l’ambizione di considerare il sistema salute come un insieme di attori che costituiscono
valore per il sistema paese. La salute è vista non più come una fonte di costo,
bensì come un investimento economico e sociale. Per questo si delineano
percorsi chiari di interazione con i territori e le altre amministrazioni centrali
per rafforzare la ricerca e lo sviluppo nel settore biomedico”. Ma l’interazione
servirà anche a “monitorare il prezzo dei farmaci e dei dispositivi” e “ad offrire
i migliori prodotti per la salute dei cittadini”. Dunque, “il nuovo Patto andrà
monitorato nella sua attuazione con senso di responsabilità e in un rapporto
di leale collaborazione tra le parti”, attraverso un tavolo permanente della
Conferenza Stato-Regioni che costituirà una sorta di cabina di regia, “a cui è,
tra l’altro, demandata l’elaborazione di proposte per la spending review
interna al settore sanitario”.
FONDO SANITARIO NAZIONALE
(ART. 1)
Per il 2014 lo stanziamento è confermato in 109,928 miliardi, salirà a 112,062
nel 2015 e a 115,444 nel 2016 “salvo–precisa il testo–eventuali modifiche
che non si rendessero necessarie in relazione al conseguimento degli
obiettivi di finanza pubblica e a variazione del quadro macroeconomico”. Nel
frattempo bisognerà lavorare alle pesature dei costi e fabbisogni standard, da
definire entro il 20 luglio 2014 al fine del riparto dei fondi.
Entro il 31 dicembre 2014 dovrà anche essere pronto un documento di
proposte elaborato dal ministero della Salute, su cui dovrà esserci l’intesa
Stato Regioni, contenente proposte per implementare “un sistema adeguato
di valutazione della qualità delle cure e dell’uniformità dell’assistenza sul
territorio nazionale”.
 
I RISPARMI RESTANO ALLA SANITA’
(ART. 1)
La conferma nel comma 4 dell’articolo 1 del Patto.
LEA
(ART. 10)
Al lavoro anche sui Lea, per aggiornarli entro il 31 dicembre 2014.
Quanto alla verifica dei Lea, il Patto prevede che il mancato conseguimento
degli obiettivi di salute e assistenziali previsti dai Lea stabiliti per i direttori
generali costituisce un “grave inadempimento contrattuale” per la quale si
prevede la decadenza autormativa dei direttori generali.
 
ASSISTENZA TERRITORIALE
(ART. 5)
Accelerata su lla costituzione delle Uccp e Aft per la medicina convenzionata,
che costituiranno “le uniche forme di aggregazione delle cure primarie” in cui
“confluiscono” quindi “le diverse tipologie di forme associative” realizzate
nelle varie Regioni.
Le Uccp saranno caratterizzate dal lavoro multi professionale, garantito dal
coordinamento tra le varie professionalità con particolare riguardo
all’integrazione tra medicina generale e medicina specialistica. Ogni Aft della
medicina generale e della pediatria è funzion
almente collegata all’Uccp.
Stabilito poi che le Aft della medicina generale coprano un bacino di utenza
non superiore a 30.000 abitanti.
ASSISTENZA OSPEDALIERA
(ART. 3)
Va adottato, senza ulteriori rinvii, il regolamento sugli standard qualitativi,
strutturali, tecnologici e quantitativi previsti dal decreto 95/2012 dell’ex
ministro Balduzzi. Entro il 31 dicembre 2014 Stato e Regioni dovranno anche
stipulare un’intesa sugli indirizzi per la piena realizzazione della continuità
assistenziale ospedale-territorio. Entro 6 mesi dalla stipula del Patto sarà
inoltre definito un documento di indirizzo sull’appropriatezza riabilitativa, “per
garantire alla persona con disabilità un percorso riabilitativo integrato
all’interno della rete riabilitativa”.
 
 
GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE
UMANE (ART. 21)
Nel testo si parla della "necessità" di valorizzare le risorse umane del Ssn, al
fine di garantire una nuova organizzazione del Ssr, con particolare riferimento
alla riorganizzazione della rete ospedaliera, servizi territoriali e presa in carico
delle cronicità e delle non autosufficienze.
Al fine di razionalizzare e facilitare l'accesso dei giovani medici alla
professione sanitaria all'interno del Ssn, si indica nel Patto l'istituzione di un
Tavolo politico per individuare, anche alla luce
dell'esperienza di altri paesi UE, secifiche soluzioni normative.
 
 
RICERCA SANITARIA
(ART. 19)
“E’ fondamentale–si legge nel testo–
il reperimento delle fonti di
finanziamento, l’individuazione delle possibile sinergie tra ricerca pubblica,
privata, nazionale, europea ed extraeuropea e la ovalizzazione delle risorse
già presenti nel Ssn”. Quindi, il Patto sollecita ad “evitare rischi di duplicazioni
e sovrapposizioni integrando le risorse e individuando tematiche condivise
dai soggetti finanziatori”. Inoltre “deve essere mantenuto e implemento un
percorso rigoroso e trasparente che si occupi non solo di selezionare le
migliori proposte di ricerca, ma che aiuti anche concretamente a definire le
priorità più utili alla gestione delle aree di incertezza negli interventi sanitari”.
 
 
LOTTA AL DOLORE
(ART. 5)
Nelle Aft e nelle Uccp dovrà ess
ere prevista una figura medica formata ed
esperta sulle tematiche legate alla terapia del dolore.
 

sabato 28 giugno 2014

Patto Salute :dal 24 al 27 Giugno Regioni e Governo .

Patto Salute: obiettivo Regioni e Governo e' chiudere giovedi'

(ANSA) - ROMA, martedì 24 giugno 2014

Patto Salute: obiettivo Regioni e Governo e' chiudere giovedi

Certezza su risorse mentre ticket e Lea slittano

Si fa sempre piu' vicina la chiusura del Patto per la Salute tra Governo e
Regioni. L'obiettivo e' di arrivare all'accordo entro giovedi'.
Oggi i tavoli tecnici hanno limato il testo e da domani parte una 'due giorni'
 serrata e forse decisiva di confronto presso il ministero della Salute.
Ma, nonostante sulle trattative permanga sempre un certo
riserbo, alcuni punti nodali del Patto sembrano ormai andare
verso la conferma. A partire dall'entita' del Fsn che per il 2014
sara' di 109,9 mld, per salire nel 2015 a 112 mld e nel 2016 a
115,4 mld. Confermato quasi certamente anche lo slittamento a
dopo l'estate per i nuovi Lea e la riforma dei ticket. Sul
piatto anche la chiusura o l'accorpamento per le cliniche
private e la riorganizzazione di Agenas, Aifa e Iss.


Salute: Lorenzin, con Mef chiudiamo stasera Patto, poi a Regioni

(AGI)  mercoledì 25 giugno 2014

Il testo del Patto della Salute dovrebbe essere chiuso "questa sera" per quanto di competenza del ministero della Salute e di quello dell'Economia e finanze. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, lasciando l'aula della commissione Affari sociali della Camera dove ha terminato l'audizione proprio sul Patto. Subito dopo, ha aggiunto, "dovrebbe esserci un passaggio alla commissione Salute della Conferenza delle Regioni e, infine, il voto dei governatori". Quanto alle richieste, avanzate da alcuni deputati, in relazione alle specializzazioni mediche, Lorenzin ha chiarito che "le Regioni hanno fatto proposte di vario tipo e tutto cio' che riguardava le specializzazioni e il sistema universitario e' stato rimandato al ministero dell'Istruzione, universita' e ricerca. Quindi, sull'argomento non uscira' nulla che non sia concordato anche con il Miur


Patto salute: assessore Liguria, nuovi Lea dopo l'estate

(ANSA) - ROMA mercoledì 25 giugno 2014

Le modalita' di revisione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza non saranno contenute nel nuovo Patto per la salute, "su alcune cose e' necessario un rinvio a dopo l'estate". Lo ha confermato l'assessore alla Sanita' della Regione Liguria, Claudio Montaldo, che e' anche vicepresidente della Liguria, mentre e' ancora in corso al ministero della Salute il lavoro con gli assessori regionali sul nuovo Patto per la salute.  "Speriamo di chiudere entro stasera - ha spiegato l'assessore - e comunque, il nuovo Patto dovra' essere vagliato dalla Conferenza delle Regioni, la prossima settimana, prima di poterlo rendere pubblico. Stiamo ancora lavorando". (ANSA).


SANITA': REGIONE BASILICATA RIORDINA PICCOLI OSPEDALI

(Adnkronos) -POTENZA mercoledì 25 giugno 2014

La Regione Basilicata mette mano  ai piccoli ospedali per un rilancio ed un riordino delle prestazioni.
I nosocomi di Tinchi (Pisticci), struttura sanitaria al servizio della zona dello Jonio e del Metapontino,
e di Villa d'Agri, al servizio dell'area interna lucana, sono al centro di una serie di interventi.
Su Tinchi si e' tenuto un tavolo tecnico sulle opere straordinarie da effettuare, tra cui
l'abbattimento del terzo piano e il consolidamento statico degli altri. A fronte della richiesta
dell'Asm (azienda sanitaria di Matera) di ulteriori risorse, oltre a quelle gia'
previste, il presidente Marcello Pittella ha assicurato la disponibilita' di 850mila euro.
Sara' necessario sospendere delle attivita', come quelle
riabilitative o quelle ambulatoriali. Queste ultime saranno trasferite
temporaneamente presso locali concessi in comodato d'uso gratuito dal Comune di Pisticci
mentre la diagnostica radiologica e di laboratorio vengono trasferite presso il presidio di Policoro.
Inoltre sara' realizzata la nuova unita' di dialisi. I pazienti in trattamento
emodialitico a Tinchi verranno sottoposti al trattamento presso il  presidio di Matera.
Le operazioni di trasferimento delle attivita' ambulatoriali  dovranno concludersi entro il 14 luglio 2014,
gli atti per l'individuazione del soggetto realizzatore del servizio di nuova
dialisi entro il 30 settembre. Inoltre, domani alle 9,30 presso il Municipio di Villa d'Agri,
l'assessore regionale alle Politiche della  Persona, Flavia Franconi, presentera' le politiche di rilancio
dell'ospedale.

 

PUGLIA: SANITA'

(ITALPRESS) - BARI martedì 24 giugno 2014

 Dal primo luglio  sostituirà l'assessore regionale alla Salute, Elena Gentile  nell'esecutivo del governo Vendola, il consigliere regionale del Pd, Donato Pentassuglia. La Gentile, infatti, e' stata eletta parlamentare europea tra le fila del Pd e per lei, oggi e' anche l'ultimo consiglio regionale.

 

Patto salute: Piemonte, bozza sia solo primo punto di arrivo

(ANSA) - TORINO  giovedì 26 giugno 2014


Assessore Saitta, mancano elementi perche' lo si possa approvare
 La bozza del Patto per la salute, illustrato oggi a Roma ai 20 assessori regionali alla Sanita',
non convince ancora il Piemonte.
"Mancano ancora elementi perche' da parte nostra si possa approvare questo testo - spiega l'assessore
alla sanita' della Regione Piemonte, Antonio Saitta -, che e' frutto del lavoro di
un tavolo tecnico composto da sole otto Regioni: la prossima settimana, mercoledi' 2 luglio,
tutti gli assessori alla Sanita' si ritroveranno per esaminare le posizioni delle Regioni escluse
dal tavolo dei decisori, in modo che l'indomani i presidenti delle Regioni possano interloquire
 nel merito con il ministro".
Per Saitta, si tratta di "una questione di forma e di sostanza": "oggi ho chiesto che questa bozza sia considerata un primo punto di arrivo da completare con le nostre posizioni.
Purtroppo il Piemonte - conclude - non era stata inserita inpassato nel gruppo delle otto Regioni
che hanno lavorato al Patto per la salute, ma la Giunta di Sergio Chiamparino ha oggi
il diritto di dire la sua su una tematica che impattera' sull''80% dell'intero bilancio".

 PATTO SALUTE :terminata bozza, ora al vaglio Presidenti Regioni

(Regioni.it 2526 - 27/06/2014) 
“La Conferenza delle Regioni valuterà nel merito i contenuti della bozza e si esprimerà la prossima settimana quando sarà convocata una riunione straordinaria che avrà all’ordine del giorno proprio la proposta del nuovo Patto per la Salute 2014-2016”, lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.
“Il lavoro di elaborazione del Patto per la Salute - che ha visto in questi giorni protagonisti il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia ed una delegazione della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni - ha portato alla predisposizione di una bozza. Si tratta di un passaggio positivo e coerente con gli impegni che avevamo assunto”. 
“Questo – ha concluso Errani - è il percorso che avevamo definito e a questo percorso, senza alcuna fuga in avanti, ci atterremo”.
Concetti confermati e ribaditi dall'assessore alla Sanità del Veneto Luca Coletto (coordinatore della Commissione salute per la Conferenza delle Regioni). “Abbiamo elaborato una bozza di massima ma che non è da considerare ancora definitiva. Ora il documento dovrà essere esaminato dalla Conferenza dei presidenti la prossima settimana”.
Dopo l’ultima giornata di confronto- evidenzia l'assessore della Sanita' della Toscana, Luigi Marroni – “il Governo e le Regioni che erano presenti alla trattativa hanno presentato alle altre Regioni una bozza che riassume tutto il lavoro che è stato fatto. Ora, la prossima settimana dovrebbe essere convocata la Conferenza dei presidenti per il via libera al testo che poi andrà in Conferenza Stato-Regioni per l'approvazione definitiva".
“Abbiamo concluso il lavoro - evidenzia l'assessore della Sanità della Liguria, Claudio Montaldo -  ma non c'è ancora un testo disponibile, abbiamo presentato le slide riassuntive alle altre Regioni. Tra le cose importanti l'articolo 1 con i finanziamenti per i prossimi tre anni”.
La delegazione della  Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e il ministero della Salute hanno fatto “un lavoro duro”, ora “tocca ai presidenti limare” la bozza del patto della salute a cui si è arrivati e "trovare la quadra", afferma ancora Luca Coletto secondo il quale tuttavia, su  alcuni punti, come ad esempio “il personale”, "si poteva fare qualcosina di più".
“Abbiamo chiuso il lavoro come Commissione Salute - spiega Coletto - Abbiamo rivisto e trattato tutti i vari punti del patto: è  un 'brogliaccio', che ora va nella mani dei presidenti. La Commissione ha fatto il suo lavoro, abbiamo fatto qualche rilievo, ora è competenza esclusiva dei presidenti confrontarsi e trovare la quadra  nei vari ambiti. Tocca ai presidenti limare e validare quanto prodotto”. Certo si poteva fare qualcosa in più, ribadisce Coletto, e “buttare il cuore oltre l'ostacolo”, in particolare sulla “dotazione del personale e su come incanalarlo nella carriera sanitaria, e si poteva fare qualcosina in più anche su altri ambiti che potevano dare dei vantaggi in un periodo di congiuntura economica negativa”. Poi, secondo Coletto, “c'è sempre lo spauracchio  dei tagli ed è chiaro che tagliare rispettando i Lea diventa sempre più difficile”. Proprio per evitare i tagli, secondo Coletto, “bisogna arrivare velocemente a cristallizzare e a chiudere il patto" che, come emerso nelle ultime settimane, dovrebbe mettere nero su bianco che tutte le risorse frutto di razionalizzazione vanno reinvestite nel settore.
Perplessità  e cautela sono state manifestate dall’Assessore della Regione Piemonte, Antonio Saitta “mancano ancora elementi perché da parte nostra si possa approvare questo testo che è frutto del lavoro di un tavolo tecnico composto da sole otto Regioni”. “La prossima settimana, mercoledì, tutti gli assessori alla  Sanità si ritroveranno per esaminare le posizioni delle Regioni escluse dal tavolo dei decisori, in modo che l'indomani i Presidenti delle Regioni possano interloquire nel merito con il ministro – aggiunge - è una questione di forma e di sostanza: personalmente ho chiesto che questa bozza sia considerata un primo punto di arrivo da completare con le nostre posizioni”.
“Purtroppo il Piemonte -conclude Saitta- non era stata inserito in passato nel gruppo delle otto Regioni che hanno lavorato al patto della salute, ma la Giunta di Sergio Chiamparino ha oggi il diritto di dire la sua su una tematica che impatterà sull''80% dell'intero bilancio”.
Per Beatrice Lorenzin siamo di fronte ad un “passo decisivo per garantire la sostenibilità del nostro sistema sanitario per i prossimi 15-20 anni". Il Ministro ha anticipato, durante un’audizione alla commissione Igiene e sanità in Senato, le possibili linee del patto e qualche contenuto del prossimo accordo con le regioni a partire dai capitoli riguardanti i nuovi ticket ed i Livelli essenziali di assistenza (Lea), la cui definizione nel merito slitterebbe però a dopo l'estate. Il ministro, al Senato, si e' detta ''soddisfatta'', auspicando che non ci siano ostacoli alla firma definitiva dell'intesa.
Sui testi c’è ancora cautela e riservatezza: secondo le cronache riportate dalle agenzie di stampa nella riunione del 26 al ministero, il documento cartaceo consegnato agli assessori sarebbe poi stato ritirato, proprio per impedire fughe di notizie nel merito prima del vaglio finale dei Presidenti delle Regioni.
Nell’illustrare in linea generale i contenuti il Ministro, è partita da due punti centrali e acclarati: la ''certezza delle risorse'' (il Fondo sanitario nazionale per il 2014 sarà di 109,9 mld, per salire nel 2015 a 112 mld e nel 2016 a 115,4 mld) e la procedura di “spending review interna” che permetterà di reinvestire i risparmi nello stesso settore sanitario. Tanti gli ambiti affrontati nel Patto, dalla riorganizzazione della rete ospedaliera alle cure primarie e l'innovazione. Secondo le anticipazioni “una sorta di legge delega all'interno del Patto, con una Commissione che dovrà entro dicembre stabilire i nuovi ticket”, che “si impronteranno a un tema di esigenza di equità sociale e di contrasto a chi evade”.
I livelli essenziali di assistenza "sono dentro il Patto per la salute, come anche il reperimento delle risorse. Entro il 30 settembre ci sara' la definizione della lista aggiornata dei Lea, con alcuni che saranno tolti e altri inseriti". All'interno del Patto sono individuate ed inserite le risorse per l'aggiornamento dei Lea: 900 milioni in 3 anni.
Ci sarà poi una clausola di salvaguardia, cioè un comitato che vigilerà sull'attuazione del Patto. Il Comitato sarà formato dai ministeri della Salute, dell'Economia e Agenas. Questo patto, ha detto Lorenzin, “non potrà dunque rimanere lettera morta, altrimenti si interviene per via sussidiaria”.
Infine sarebbe prevista una 'task force' di esperti per prevenire le situazioni di criticità locali ed i piani di rientro nelle Regioni. Tale task force sarà costituita all'interno dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas).

sabato 21 giugno 2014

Cittadinanzattiva ; Rapporto 2013 dell'Osservatorio civico sul federalismo in sanità.

Presentato il 19/06/2014  - Rapporto 2013 dell'Osservatorio civico sul federalismo in sanità. 
“Ora che si vedono passi in avanti sui conti, grazie soprattutto agli enormi sacrifici e rinunce fatti dalle famiglie e dai cittadini, nella maggior parte delle Regioni deve esser data subito priorità alla questione garanzia dei LEA ed equità di accesso, accompagnata dall’alleggerimento del peso dei ticket e delle aliquote Irpef sui redditi familiari e da un intervento per contenere i tempi di attesa. Sono argomenti prioritari per i cittadini che attendono risposte concrete dal Patto per la salute attualmente in discussione”. Questo il commento di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato, in occasione della presentazione del Rapporto 2013 dell’Osservatorio Civico sul federalismo in sanità, realizzato dal Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, con il contributo non condizionato di Bristol Myers Squibb, Pfizer e Sanofi Pateur MSD. “I dati del Rapporto evidenziano come, nonostante l’obiettivo principale del nostro Servizio Sanitario Pubblico sia quello di garantire uniformemente su tutto il territorio nazionale il Diritto alla Salute dei cittadini, il Sistema e le Istituzioni appaiano prevalentemente concentrati sul rigore dei conti e non altrettanto alla garanzia e all’effettività dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza sul territorio nazionale. Tagli lineari alle risorse e ai servizi, aumento del prelievo dalle tasche dei cittadini in termini di tassazione e ticket e politiche sanitarie deboli sembrano le soluzioni che con più facilità in questi anni sono state messe a punto da Governo e Regioni. E il tradizionale divario tra realtà del nord e del sud persiste in modo marcato, soprattutto nell’erogazione dei servizi”.

sabato 14 giugno 2014

15/6 Novità in sanità delle norme approvate dal Governo. Dalla Riforma PA alle ricette per le patologie croniche. Medici del Ssn niente obbligo assicurazione. Albo nazionale per Dg Asl

14 giugno 2014 .Approvati un ddl delega per la riforma delle pubblica amministrazione e un decreto legge contenente diverse misure per la semplificazione, tra cui anche norme di interesse sanitario. Tra queste spiccano l’ampliamento a 6 mesi della durata delle ricette per patologie croniche e l’esonero dei medici pubblici dipendenti dall’obbligo assicurativo che scatterà il prossimo 14 agosto. E per i Dg arriva un elenco nazionale degli idonei.

In una nota diffusa oggi il ministero della Salute ha evidenziato le misure di interesse sanitario contenute nei provvedimenti approvati ieri dal Governo. Per Lorenzin, “con i provvedimenti che ho presentato nel Consiglio dei Ministri ieri e che sono stati approvati all'unanimità abbiamo fatto un importante passo in avanti nel segno della semplificazione, dell'appropriatezza e delle regole a vantaggio di cittadini ed operatori sanitari. Abbiamo prolungato la validità delle ricette per i malati cronici, superato l'obbligo di assicurazione per i medici del SSN, semplificato le procedure per le autorizzazioni necessarie per l'apertura di nuove strutture sanitarie e introdotto una rivoluzione sulla governance delle aziende sanitarie introducendo la selezione unica nazionale per la nomina dei direttori generali".

CON DECRETO LEGGE SONO STATE INTRODOTTE NUOVE NORME SU:

RICETTA MEDICA
Grande novità per i malati cronici, cioè per più di 14 milioni di persone che rappresentano il 24% degli assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale. La norma proposta dal Ministro Lorenzin e inserita nel decreto legge Semplificazioni permetterà di allungare i tempi di validità delle ricette per i malati cronici, validità che passa dai 60 gg. attuali a 180 gg.

Niente più file dal medico di famiglia, il malato potrà così andare per le ricette  solo una volta ogni 6 mesi e si potranno prescrivere 6 scatole ogni ricetta (salvo naturalmente indicazioni diverse del medico curante). Uno snellimento burocratico che va a tutto vantaggio dei malati cronici e delle loro famiglie.

ASSICURAZIONE PER I MEDICI
Novità importanti anche per chi esercita la professione sanitaria sull’assicurazione dei medici: l’obbligo di assicurazione che scatterà il prossimo 14 agosto non si applica ai medici dipendenti pubblici del Sistema Sanitario Nazionale e sono state introdotte misure per istituire un fondo che supporterà i professionisti sanitari nel pagamento dei premi assicurati, in particolare nei casi in cui i premi siano di ammontare elevato a causa del notevole livello di rischio dell’attività svolta dal professionista.

STRUTTURE SANITARIE
Sono state semplificate le procedure per il rilascio delle autorizzazioni necessarie per l’apertura di strutture sanitarie, eliminando il parere regionale relativo alla verifica di compatibilità con il fabbisogno sanitario.
 
CON DDL DELEGA: 

GOVERNANCE DELLE AZIENDE SANITARIE
Con DDL delega è stata inoltre introdotta una vera e propria rivoluzione sul riordino della governance delle aziende sanitarie, con l’introduzione di una selezione unica nazionale per i direttori generali. Potranno essere nominati soltanto coloro che, all’esito di una selezione pubblica nazionale, saranno iscritti in un elenco tenuto dal Ministero della Salute e aggiornato con cadenza biennale. I direttori dovranno possedere titoli professionali specifici, avere frequentato uno specifico corso universitario di formazione in gestione sanitaria. I direttori nominati dovranno garantire obiettivi di gestione, i livelli essenziali di assistenza, l’equilibrio di bilancio e i risultati del programma nazionale valutazione esiti.

Il direttore generale potrà essere dichiarato decaduto dall’incarico se non raggiunge gli obiettivi o commette gravi violazioni di legge o regolamento, o i principi di buon andamento e imparzialità. Il direttore generale dichiarato decaduto viene cancellato dall’elenco e non potrà più essere nominato.
Prevista l’istituzione, su base regionale, degli elenchi dei direttori amministrativi e dei direttori sanitari.  
Per essere nominato direttore amministrativo o direttore sanitario occorrerà superare una selezione pubblica per titoli e colloquio, contrariamente a quanto avviene attualmente con  la nomina di queste figure di vertice in modo strettamente fiduciario e prescindendo da qualsiasi selezione. Gli idonei verranno iscritti nell’elenco pubblico tenuto dalla Regione. Le commissioni di concorso sono composte da esperti di qualificate istituzioni scientifiche. Coloro che non raggiungeranno gli obiettivi prefissati verranno cancellati dall’elenco e non potranno essere rinominati.

venerdì 13 giugno 2014

Consiglio dei Ministri n.20 del 13/06/2014

https://www.youtube.com/watch?v=HMOpEE0VttE

Arrivano 6 milioni per il 2014 e 42 milioni dal 2015 per le borse di studio per le scuole di specializzazione medica (ogni borsa vale in media 25mila euro, sarebbero quindi 240 borse in più per il 2014 e 1.680 circa per gli anni successivi) che tornano così a 5mila dalle 3.300 a cui si erano ridotte già da quest'anno. A prevederlo è un articolo della bozza del decreto legge «Misure urgenti per la semplificazione e per la crescita del Paese» che con la delega al Governo per la riforma della Pubblica amministrazione approvato dal Consiglio dei ministri.

Lo stesso articolo prevede l'applicazione anche alle scuole di specializzazione medica della procedura prevista dalla legge 183/2011: «Per la partecipazione ai concorsi per il reclutamento del
personale dirigenziale delle amministrazioni pubbliche ... è dovuto un diritto di segreteria, qualecontributo per la copertura delle spese della procedura», da cui la legge originaria escludeva il Ssn. E si precisa che l'importo massimo chiesto a ciascun candidato non può comunque superare i 100 euro, tutte risorse che contribuiranno a rimpinguare le casse del Miur - oltre ad altre modalità per la copertura degli oneri - per le procedure legate alle prove di ammissione.

Responsabilità medica
Nel decreto c'è anche una sopresa: l'abrogazione definitiva dell'obbligo di assicurazione per i medici, che scatterebbe, dopo la proroga di due anni alle previsioni della legge Balduzzi, ad agosto 2014. All'assicurazione ci penseranno altre previsioni normative ad hoc per il settore

Più prescrizioni per i cronici
Altra novità "sanitaria" nel testo del decreto è la possibilità di prescrivere per i cronici medicinali fino a sei pezzi per ricetta. Purché questi siano utilizzati dal paziante da almeno sei mesi. E in questo caso la ricetta non può comunque superare i 180 giorni. A stabilirlo è un articolo del capitolo semplificazioni dell'ultima bozza del decreto legge «Misure urgenti per la semplificazione e per la crescita del Paese» che con la delega al Governo per la riforma della Pubblica amministrazione approda tra poco al Consiglio dei ministri.

Dopo 40 anni di lavoro tutti in pensione
Nel decreto poi si prevede l'applicazione anche alla dirigenza medica della previsione della legge 133/2008 che «nel caso di compimento dell'anzianità massima contributiva di 40 anni del personale dipendente, le pubbliche amministrazioni ... possono risolvere, fermo restando quanto previsto dalla disciplina vigente in materia di decorrenze dei trattamenti pensionistici, il rapporto lavoro con un preavviso di sei mesi».

Niente inacrichi dirigenziali se si è in pensione
E sempre in materia di pensioni, il decreto prevede il divieto alle pubbliche amministrazioni di conferire incarichi dirigenziali o cariche in organi di governo a soggetti già in pensione. Una norma questa che potrebbe mettere non pochi bastoni tra le ruote nelle nomine dei direttori generali.

Limiti al tempo determinato
Altra previsione è la fissazione al limite del 10% dei contratti a tempo determinato per la dirigenza regionale, e la dirigenza professionale, tecbica e amministrativa degli enti e delle aziende del SSN

venerdì 30 maggio 2014

Congresso Congiunto“Chirurgie, il Futuro,I Giovani Chirurghi”4-5-6 Giugno,Napoli, Stazione Marittima.

http://www.acoi.it/congressi/per-partecipare/chirurgie-2014/programma-preliminare-chirurgie-2014.pdf
.....
ll titolo, “Chirurgie, il Futuro, I Giovani Chirurghi”, vuole esprimere la grande attenzione
che le Società Scientifiche di Chirurgia rivolgono al rinnovamento della “cosa chirurgica” inteso
come tecnico, tecnologico, ma soprattutto organizzativo, per il futuro e per i chirurghi in
formazione, spesso superficialmente dimenticati, laddove la loro assenza o il loro inopportuno
coinvolgimento nella “cosa chirurgica” significa mancata evoluzione, mancata ricerca e dunque
opportunità perdute, ritardo scientifico e stagnazione culturale.
Questo è stato il pilastro del pensiero su cui si è basata la preparazione del Congresso.
I Presidenti ed i Direttivi che hanno partecipato, cui va la mia enorme gratitudine per la
fiducia manifestatami, primo fra tutti quello dell' ACOI, hanno giustamente preteso che l Evento
fosse realmente “congiunto”.
....
Alla manifestazione partecipano l' ACOI (Associazione dei Chirurghi Ospedalieri
Italiani), che sostiene in pieno l'iniziativa, avendo unificato ancora una volta il Congresso
Nazionale e di Videochirurgia (come lo scorso anno a Firenze), la SICOP (Chirurgia
dell'Ospedalità Privata), la SICCR e la SIUCP (ambedue Colo-Proctologia), CUDS (DaySurgery), la
CRSA (Robotica), il Club Italo-Argentino, la Fondazione “Chirurgo e Cittadino” e il TIISO.
.....

Il Comitato Scientifico Congiunto ha voluto, quest' anno, far sì che tutti i soci avessero
l'opportunità di partecipare in modo attivo. E' stata un' innovazione, non da poco, che ha riscosso
un significativo successo. Sarà difficile ora non continuare su questa strada che contribuisce alla
nostra piena e meritata integrazione scientifica in Europa.
La sobrietà, in linea con i tempi, caratterizza questo Congresso.
.....

ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE
L'attestato di partecipazione verrà rilasciato a tutti gli iscritti che ne faranno richiesta
presso il Desk di Segreteria al termine dei lavori scientifici
RELATORI
I relatori hanno diritto, previa richiesta alla segreteria, a 2 crediti formativi per ogni ora di
docenza, indipendentemente dai crediti attribuiti all' evento formativo. I relatori non
possono conseguire i crediti formativi in qualità di discenti negli eventi ove effettuano
attività di docenza.
BADGES
A ciascun partecipante regolarmente iscritto verrà rilasciato un badge elettronico di
riconoscimento funzionale al rilevamento della presenza indispensabile ai fini
dell'accreditamento nell'ambito del progetto Educazione Continua in Medicina
ASSICURAZIONE
La segreteria organizzativa declina ogni responsabilità per eventuali incidenti che possono
verificarsi durante il congresso. L' evento , ai fini della sola responsabilità civile della
conduzione dei locali congressuali, è coperto da polizza responsabilità civile UNIPOL
Assicurazioni S.p.A. offerta dalla Doria Giuseppe & Bellisario Paola snc
SERVIZI AUDIOVISIVI - CENTRO SLIDES
Tutte le sale sono dotate di sistema di videoproiezione da PC. Non sarà consentito l' utilizzo
del proprio PC. Le presentazioni dovranno essere salvate su CD, DVD o Pen Drive USB. Nel
caso in cui il Relatore avesse la relazione sul proprio portatile dovrà recarsi al Centro Slide
con largo anticipo per permettere di duplicare la presentazione.
Il centro Slides sarà operativo per tutta la durata del congresso e seguirà gli orari della
segreteria MP Congressi. I relatori sono pregati di consegnare le presentazioni almeno
quattro ore prima dell' inizio della loro sessione (o la sera prima se la sessione avrà luogo la
m a t t i n a ) e d i r i t i r a r l a e n t r o l a f i n e d e l l a g i o r n a t a c o n g r e s s u a l e .
Le presentazioni saranno trasferite direttamente dal Centro Slides al computer di sala
mediante rete LAN.
Si ricorda che il Sistema Operativo utilizzato è esclusivamente Windows XP (è
necessario comunicare alla Segreteria Organizzativa eventuali necessità relative ad
altri sistemi operativi).